Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato in via definitivo il decreto legislativo di attuazione delle direttive Ue sullaggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure dappalto degli enti erogatori nei settori speciali dellacqua, dellenergia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Â Entra dunque in vigore il cosidetto Codice degli appalti
Il Codice, che conferma limpianto del testo preliminare del 3 marzo scorso e la formulazione in base alla legge delega del 28 gennaio 2016, n. 11, approvata dalle Camere il 14 gennaio 2016, contiene recepimenti dei pareri del Consiglio di Stato, delle Commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Unificata. Trattandosi di norma ordinamentale, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Prevede una disciplina transitoria, nel passaggio dal vecchio al nuovo Codice, per dare certezza di riferimento alle stazioni appaltanti e ai soggetti coinvolti. Il Governo recepisce quindi in un unico decreto, passando dagli oltre 2.000 articoli del vecchio codice agli attuali poco superiori ai 200, le direttive appalti pubblici e concessioni e riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e contratti di concessione, esercitando così la delega e recependo le direttive europee nei tempi previsti al passo con gli altri paesi europei.
Il nuovo Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione contiene criteri di semplificazione, snellimento, riduzione delle norme in materia, rispetto del divieto di gold plating.È una disciplina autoapplicativa. Non prevede infatti, come in passato, un regolamento di esecuzione e di attuazione, ma lemanazione di atti di indirizzo e di linee guida di carattere generale, da approvare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti su proposta dellAutorità nazionale anticorruzione (ANAC) e previo parere delle competenti commissioni parlamentari. Le linee guida, quale strumento di soft law, contribuiranno ad assicurare la trasparenza, lomogeneità e la speditezza delle procedure e fornire criteri unitari. Avranno valore di atto di indirizzo generale e consentiranno un aggiornamento costante e coerente con i mutamenti del sistema. Dove sono stati previsti decreti amministrativi attuativi, comunque non di natura regolamentare, è stata individuata, nel regime transitorio, la valenza temporanea di alcune norme del regolamento, relative a contabilità, verifiche e collaudi, per consentire limmediata applicabilità della nuova normativa.Viene poi regolata la Governance, con il rafforzamento dellANAC nel sostegno alla legalità, il ruolo del Consiglio Superiore del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e listituzione della Cabina di regìa presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, quale organo di coordinamento e monitoraggio.Il Codice è articolato per processi, in sequenza dal momento in cui si decide una procedura di affidamento a quello finale dellesecuzione.Declina la pianificazione, programmazione e progettazione, fasi fondamentali per la stazione appaltante, le modalità di affidamento, individuando i principi comuni a tutti i tipi di affidamento: trasparenza, economicità, efficacia, correttezza, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione, applicabilità dei contratti collettivi al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto dei contratti, applicabilità della legge 241/1990, il RUP, le fasi delle procedure, i controlli sugli atti di affidamento e i criteri di sostenibilità energetica e ambientale.Sono quindi disciplinate le regole procedurali per ogni tipologia contrattuale: appalto, concessioni, altre tipologie quali quelle in house, contraente generale, strumenti di partenariato pubblico-privato, ricomprendendo in questultimo il project financing, strumenti di sussidiarietà orizzontale, il baratto amministrativo. Vengono disciplinati i passaggi: verifica della soglia comunitaria e requisiti di qualificazione della stazione appaltante, modalità di affidamento e scelta del contraente, bandi, avvisi, selezione delle offerte, aggiudicazione, esecuzione, della verifica e collaudo.Il Codice sviluppa il superamento della Legge Obiettivo attraverso strumenti di programmazione delle infrastrutture, insediamenti prioritari e lespresso richiamo allapplicazione delle procedure ordinarie. E stata introdotta una forte limitazione forte all’appalto integrato, ammesso solo in casi eccezionali quali la finanza di progetto o il contraente generale. Sul contenzioso, introduce un nuovo rito abbreviato in camera di consiglio sullimpugnativa dei motivi di esclusione, nonché disciplina i rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale.
Il nuovo sistema è incentrato sulla qualità e consente di eliminare la causa principale del lievitare dei costi delle opere pubbliche, rappresentata da gare su progettazioni preliminari. Sono previsti tre livelli di progettazione: il nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, il progetto definitivo ed il progetto esecutivo, che viene posto a base di gara. La nuova forma di progetto di fattibilità rafforza la qualità tecnica ed economica del progetto. La progettazione deve assicurare il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività, la qualità architettonica e tecnico-funzionale dellopera, un limitato consumo del suolo, il rispetto dei vincoli idrogeologici sismici e forestali e lefficientamento energetico. Il nuovo progetto di fattibilità sarà redatto sulla base di indagini geologiche e geognostiche, di verifiche preventive dellassetto archeologico, fermo restando che deve individuare il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività.Â È stata prevista la progressiva introduzione di strumenti di modellazione elettronica che potranno essere utilizzate nelle gare bandite dalle stazioni appaltanti più qualificate. Il subappalto sarà possibile entro la soglia massima del 30% dellimporto complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. Quanto alla scelta del contraente, il criterio dellofferta economicamente più vantaggiosa basata sul miglior rapporto qualità/prezzo (che coniuga offerta economica prevista e offerta tecnica), che in precedenza rappresentava solo una delle alternative a disposizione delle stazioni appaltanti, diviene il criterio di aggiudicazione preferenziale, nonché obbligatorio per i servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica e per quei servizi in cui è fondamentale lapporto di manodopera nei settori in cui prevale lesigenza di qualità o di tutela dei lavoratori.È richiesta la qualificazione sia agli operatori economici, per i quali è prevista una specifica disciplina nella quale rientra anche il rating di legalità, sia alle stazioni appaltanti, secondo standard predefiniti e sistemi premianti che consentono, progressivamente, di appaltare opere, lavori e servizi più costosi e complessi. Si rafforza quindi il cammino già intrapreso nella spending review, poche stazioni appaltanti e qualificate.
Numerose le disposizioni a sostegno della legalità, partendo dal rafforzamento e potenziamento del ruolo dellANAC nel quadro delle sue funzioni di vigilanza, di promozione e sostegno delle migliori pratiche e di facilitazione allo scambio di informazioni tra stazioni appaltanti. LANAC è chiamato ad adottare atti di indirizzo quali linee guida, bandi-tipo, contratti-tipo ed altri strumenti di regolamentazione flessibile, fornendo costante supporto nellinterpretazione e nellapplicazione del Codice. Viene favorita lindipendenza delle commissioni giudicatrici, con la scelta dei componenti delle commissioni da un albo detenuto dallANAC. È prevista una specifica disciplina per i contratti secretati o che esigono particolari misure di sicurezza, per i quali viene potenziata lattività di controllo della Corte dei conti.
Per la prima volta il nuovo Codice, come richiesto dal legislatore europeo, affronta listituto della concessione in modo organico. Viene prevista una disciplina unitaria per le concessioni di lavori, servizi e forniture, chiarendo che le concessioni sono contratti di durata, caratterizzati dal rischio operativo in capo al concessionario in caso di mancato ritorno economico dell’investimento effettuato. Si prevede inoltre, che i soggetti privati, titolari di concessioni di lavori o di servizi pubblici, già in essere alla data di entrata in vigore del codice, non affidate con la formula della finanza di progetto o con procedure di gara ad evidenza pubblica, siano obbligati ad affidare una quota pari all80% dei contratti di importo superiore a 150.000 euro mediante le procedure ad evidenza pubblica. Le concessioni già in essere si adeguano entro 24 mesi dallentrata in vigore del Codice. La verifica è effettuata dallANAC e dai soggetti preposti, secondo le indicazioni delle linee guida ANAC. Sono stati precisati gli effetti dell’annullamento delle concessioni in caso di revoca e le prestazioni economiche e finanziarie a carico delle parti in caso di revoca. E stata introdotta l’ipotesi di revoca per motivi di pubblica utilità.Il Codice prevede una nuova disciplina del sistema delle garanzie. La vecchia garanzia globale è eliminata e sostituita da due diverse garanzie, rilasciate contestualmente: la garanzia di buon adempimento, senza possibilità di svincolo, che permane fino alla conclusione dellopera e la garanzia per la risoluzione che copre il costo del nuovo affidamento in tutti i casi in cui laffidatario viene meno e il maggior costo che viene praticato dal subentrante. Tra le disposizioni volte a favorire la concorrenza, viene introdotto il Documento di gara unico europeo, che consentirà unimmediata apertura della concorrenza europea e semplificazioni per gli operatori economici che utilizzeranno un unico documento per autocertificare lassenza di tutti motivi di esclusione che la stazione appaltante verificherà.
È previsto il graduale passaggio a procedure interamente gestite in maniera digitale, con conseguente riduzione degli oneri amministrativi. Nellambito delle misure di trasparenza si prevede infatti il ricorso generalizzato ai mezzi elettronici di comunicazione ed informazione, la pubblicità di tutte le fasi prodromiche e successive della gara, che si affianca alla pubblicità degli avvisi e dei bandi di gara. Misure volte alla razionalizzazione delle banche dati, ridotte a due, quella presso lANAC per lesercizio dei poteri di vigilanza e controllo e quella presso il MIT sui requisiti generali di qualificazione degli operatori economici.
Viene disciplinato nel Codice per la prima volta listituto del Partenariato pubblico privato (PPP) come disciplina generale autonoma e a sé stante, quale forma di sinergia tra i poteri pubblici e i privati per il finanziamento, la realizzazione o la gestione delle infrastrutture o dei servizi pubblici, affinché lamministrazione possa disporre di maggiori risorse e acquisire soluzioni innovative. Si prevede che i ricavi di gestione delloperatore economico possano provenire dal canone riconosciuto dallente concedente, ma anche da altre forme di contropartita economica, come lintroito diretto della gestione del servizio ad utenza esterna. Nellambito del PPP rientrano gli interventi di sussidiarietà orizzontale, ossia la partecipazione della società civile alla cura di aree pubbliche o alla valorizzazione di aree e beni immobili inutilizzati mediante iniziative culturali, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale. È disciplinato anche il baratto amministrativo per la realizzazione di opere di interesse della cittadinanza, con finalità sociali e culturali, a cura di gruppi di cittadini organizzati, senza oneri per lente.
Il Codice non prevede deroghe allapplicazione delle ordinarie procedure di evidenza pubblica, ad eccezione dei settori esclusi esplicitamente dalla direttiva e dei casi di somma urgenza e di protezione civile, nei quali si prevede che si possa disporre limmediata esecuzione dei lavori o dei servizi necessari euro per rimuovere il pregiudizio alla pubblica incolumità entro limiti stabiliti. I limiti specificati nel nuovo codice sono di 200.000 o di quanto necessario per rimuovere il pregiudizio, per i beni culturali fino 300.000 euro e per protezione civile nei casi di dichiarazione di stato di emergenza fino alla soglia dei lavori.Con leliminazione del ricorso a procedure straordinarie, si prevede il superamento della Legge Obiettivo riconducendo la pianificazione e la programmazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari allo sviluppo del Paese, agli strumenti ordinari quali il Piano generale dei trasporti e della logistica triennale e il Documento pluriennale di pianificazione (DPP), di cui al decreto legislativo n. 228 del 2011. Per la redazione del primo DPP, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi già compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti e ne attua una revisione (project review). Per migliorare la capacità di programmazione e riprogrammazione della spesa per le infrastrutture di preminente interesse nazionale è prevista listituzione, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di specifici Fondi.
Per le grandi opere pubbliche che possono avere impatto ambientale e sociale sui territori è obbligatorio il ricorso alla procedura del dibattito pubblico. I criteri per l’individuazione delle opere interessate e i termini di svolgimento e conclusione delliter, verranno fissati da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro per i beni e le attività culturali, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Listituto del contraente generale subisce una profonda rivisitazione. Per farvi ricorso la stazione appaltante dovrà fornire unadeguata motivazione, in base a complessità, qualità, sicurezza ed economicità dellopera. È vietato per il general contractor esercitare il ruolo di direttore dei lavori. È eliminata la possibilità di ricorrere alla procedura ristretta e a base di gara sarà posto il progetto definitivo e non più il preliminare.Cambia anche il sistema di qualificazione che ora viene attribuito allANAC. Viene creato presso il MIT un apposito albo nazionale cui devono essere obbligatoriamente iscritti i soggetti che possono ricoprire gli incarichi di direttore dei lavori e di collaudatore negli appalti pubblici aggiudicati con la formula del contraente generale. La loro nomina nelle procedure di appalto avviene mediante pubblico sorteggio da una lista di candidati indicati alle stazioni appaltanti in numero almeno triplo per ciascun ruolo. Il MIT disciplinerà le modalità di iscrizione allalbo e di nomina. Sono escluse da incarichi di collaudo varie figure, tra cui coloro che hanno svolto o svolgono attività di controllo, verifica, vigilanza e altri compiti relativi al contratto da collaudare.
Al fine di garantire lefficacia e la celerità delle procedure di aggiudicazione e tempi certi nella esecuzione dei contratti viene introdotto un rito speciale in camera di consiglio del Tar. In particolare si prevede che i vizi relativi alla composizione della commissione di gara, allesclusione dalla gara per carenza dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico professionali sono considerati immediatamente lesivi e sono ricorribili innanzi al TAR entro trenta giorni dalla pubblicazione della composizione della commissione o dellelenco degli esclusi e degli ammessi. Lomessa impugnazione di tali provvedimenti preclude la facoltà di far valere lillegittimità nei successivi atti della procedura di gara anche con ricorso incidentale.Sono poi previsti rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale quali laccordo bonario, (esteso anche alle contestazioni per appalti di servizi e forniture, eliminando il ricorso alla Commissione e prevedendo la conclusione entro 45 giorni), larbitrato (prevedendo il solo ricorso allarbitrato amministrato nonché listituzione di una Camera arbitrale che cura la formazione della tenuta dellalbo degli arbitri e dei segretari e redige il codice deontologico degli arbitri camerali), la transazione (nellimpossibilità di ricorrere ad altre soluzioni). Sono poi inseriti altri rimedi quali il collegio tecnico consultivo (con funzioni di assistenza e non vincolante, al fine di giungere, nella fase dellesecuzione, ad una rapida definizione delle controversie) e i pareri di precontenzioso dellANAC (dove lANAC esprime parere su iniziativa della stazione appaltante o di una delle parti su questioni insorte durante la procedura di gara). Il parere è vincolante e il mancato adeguamento della stazione appaltante determina la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 euro a 25.000 euro a carico del dirigente responsabile.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delleconomia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/56/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati. Le ragioni della nuova direttiva europea risiedono nella necessità di rinforzare quanto più ampiamente possibile gli strumenti utili a prevenire le crisi finanziarie, specialmente di carattere sistemico, attraverso presidi adeguati della veridicità ed affidabilità dei bilanci. Tra tali strumenti, è stato ritenuto di essenziale importanza un adeguato livello qualitativo della revisione legale, nonché un maggiore rigore nei requisiti di indipendenza dei revisori e delle società di revisione legale nei confronti delle società revisionate. Il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea regola lattività dei revisori dei conti, dallaccesso alla professione, ai principi deontologici, alla disciplina della relazione di revisione. Â Si conferma lassetto vigente nella ripartizione delle competenze tra Ministero delleconomia e delle finanze e Consob, le due Autorità con responsabilità in materia di revisione legale. Per laccesso alla professione di revisore legale dei conti si conferma il tirocinio della durata triennale, con la possibilità che sia svolto contestualmente al biennio di studi finalizzato al conseguimento della laurea, in base ad appositi accordi, nellambito di una convenzione quadro MIUR-MEF. Lesame di idoneità professionale per labilitazione allesercizio della revisione legale deve essere bandito almeno una volta lanno. Il decreto legislativo innova anche il contenuto informativo del Registro prevedendo lobbligo della posta elettronica certificata per gli iscritti al registro stesso per rendere più economico ed efficace il flusso delle comunicazioni. Vengono resi più stringenti i principi di indipendenza e obiettività e si stabilisce il divieto di ricevere regali o favori di natura pecuniaria e non pecuniaria dallente sottoposto a revisione o da qualsiasi ente legato a un ente sottoposto a revisione. In caso di accertate irregolarità nello svolgimento dellattività di revisione legale sono previste sanzioni che vanno dallavvertimento alla cancellazione dal registro del revisione legale della società di revisione o del responsabile dellincarico
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/67/UE del parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente lapplicazione della direttiva 96/71/CE che disciplina il distacco transfrontaliero (ovvero meccanismo in base al quale le imprese presenti nel territorio di uno stato membro prestano servizi tramite i propri lavoratori nel territorio di un altro stato membro) e modifica il regolamento (Ue) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno (regolamento IMI). Gli obiettivi fondamentali della Direttiva sono il contrasto del fenomeno del distacco abusivo, attraverso cui si realizza la violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori e pratiche di concorrenza sleale e lagevolazione della cooperazione tra gli Stati membri nellaccertamento dellautenticità dei distacchi e nel perseguimento e nella repressione dei distacchi abusivi. Il decreto legislativo individua una serie di elementi fattuali utili a verificare lautenticità del distacco e prevede, innovando rispetto a quanto attualmente previsto, che nel caso in cui il distacco transnazionale risulti non autentico il lavoratore distaccato è considerato a tutti gli effetti alle dipendenze del distaccatario. Disciplina le condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati in Italia e dispone che tali condizioni di lavoro devono essere corrispondenti a quelle dei lavoratori italiani che prestano la stessa o analoga attività e prevede che in caso di inadempimento agli obblighi retributivi e contributivi da parte dellimpresa distaccante, lutilizzatore sia solidalmente responsabile. Inoltre impone lobbligo allimpresa distaccante di comunicare il distacco dei suoi lavoratori in Italia almeno 24 ore prima dellinizio, fornendo una serie di informazioni relative, tra laltro, allimpresa distaccante, allimpresa distaccataria, allidentità ed al numero dei lavoratori distaccati e alla natura del contratto in base al quale viene effettuato il distacco. Infine stabilisce le disposizioni che disciplinano la cooperazione tra Stati nellattività di verifica dellautenticità dei distacchi e di perseguimento e repressione dei distacchi abusivi, e che prevedono lutilizzo al fine della piattaforma informatica europea IMI, veicolo per lo scambio di informazioni tra le Autorità dei diversi Stati membri e per la trasmissione di atti o provvedimenti che le Autorità di uno Stato chiedono vengano notificati o eseguiti nel territorio di un altro Stato membro.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delleconomia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante modifica della direttiva 2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni e di attuazione, limitatamente ad alcune disposizioni sanzionatorie, della direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica le direttive 2002/92/CE e 2011/61/UE. La direttiva costituisce unulteriore tappa nel percorso di armonizzazione europea in materia di gestione collettiva del risparmio ed è intervenuta sui seguenti profili: funzioni di depositario - con lintegrazione della disciplina già vigente per alcuni aspetti riguardanti gli obblighi del depositario e la gestione dei potenziali conflitti di interesse;  politiche di remunerazione dei gestori dei fondi per promuovere una gestione efficace dei rischi ed essere in linea con il profilo di rischio dellOICVM. La  dellintervento risiede nella necessità che la politica di remunerazione sia idonea a promuovere una sana e prudente gestione del rischio, senza incoraggiare l’assunzione di rischi non coerenti rispetto alle caratteristiche del fondo, e risulti in linea con le strategie e gli obiettivi prefissati nonché con le esigenze degli investitori. Si prevede un obbligo di pubblicità della politica di remunerazione nel prospetto;  regime sanzionatorio viene definito un elenco armonizzato delle violazioni che implicano sanzioni da parte delle autorità competenti; la direttiva prevede sanzioni di 5 milioni di euro o 10% del fatturato annuo totale di una società. La gran parte delle disposizioni della direttiva risulta già recepita in Italia per effetto dellattuazione della precedente direttiva sui gestori di fondi alternativi nel 2014. Per quanto attiene il regime sanzionatorio, il decreto legislativo stabilisce, fra laltro, che Bankitalia e Consob possono richiedere informazioni allautorità giudiziaria relative alle fattispecie sanzionatorie penali per le quali si ritiene necessario lo scambio di informazioni ai fini della cooperazione con le autorità di vigilanza straniere e con lESMA (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati). LESMA mantiene infatti una banca dati centrale delle sanzioni che le sono comunicate, ai soli fini dello scambio di informazioni tra autorità competenti. In ottemperanza della direttiva si innalzano gli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie applicate alle persone giuridiche per le violazioni degli obblighi previsti in materia dal TUF. Si prevede, infatti, che se le violazioni sono commesse da una società o un ente è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 30.000 euro fino a 5 milioni di euro, ovvero al 10% del fatturato, quando tale importo è superiore a 5 milioni di euro.Il decreto, recependo la direttiva europea, disciplina anche il nuovo istituto introdotto dalla direttiva 2014/91/UE, ossia la , cioè linterdizione temporanea o (in caso di violazioni gravi reiterate) permanente dallesercizio di funzioni di gestione, a carico del/dei responsabili delle violazioni.Â
Il Consiglio dei ministri ha preso atto del superamento del dissenso espresso in Conferenza dei Servizi in merito al procedimento di autorizzazione alla modifica dellimpianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (olio vegetale) sito nel Comune di Cavernago (BG), alla luce del recepimento delle prescrizioni indicate dal Comune e condivise in Conferenza dei Servizi, a norma dell’articolo 14-quater, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato diciotto leggi delle regionali.. Per la egge della Regione Puglia n. 1 del 15/02/2016 in quanto alcune norme riguardanti l assunzione di personale delle Aziende sanitarie locali violano il principio di buon andamento della pubblica amministrazione di cui all’art, 97 della Costituzione, nonché l’art. 117, secondo comma, lettera 1), della Costituzione, che riserva alla competenza esclusiva dello Stato l’ordinamento civile si è deliberata limpugnativa. Per  la legge della Regione Sardegna n. 20 del 5 agosto 2015, recante:  si è deliberata la rinuncia allimpugnativa. Per le seguenti leggi regionali, infine, si è deliberata la non impugnativa: 1) Legge della Regione Puglia n. 2 del 15/02/2016 2 Legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 1 del 19/02/2016 3)  Legge della Regione Piemonte n. 4 del 24/02/2016 4) Legge della Regione Emilia Romagna n. 1 del 26/01/2016 5 Legge della Regione Lombardia n. 2 del 23/02/2016 6 Legge della Regione Toscana n. 12 del 19/02/2016 7) Legge della Regione Toscana n. 13 del 23/02/2016 8) Legge della Regione Toscana n. 14 del 23/02/2016 9) Legge della Regione Molise n. 3 del 25/02/2016 10) Legge della Regione Sardegna n. 3 del 01/03/2016 11 Legge della Regione Calabria n. 9 del 23/02/2016 12 Legge della Regione Toscana n. 15 del 24/02/2016 13) Legge della Regione Toscana n. 16 del 25/02/2016 14) Legge della Regione Emilia Romagna n. 2 del 03/03/2016 15) Legge della Regione Emilia Romagna n. 3 del 03/03/2016 16) Legge della Regione Toscana n. 18 del 29/02/2016 17) Legge della Regione Toscana n. 19 del 29/02/2016