Il Consiglio dei ministri che si è riunito lunedì 23 novembre – ha approvato, in esame preliminare, un decreto del Presidente del Consiglio, predisposto dal Ministero delleconomia e delle finanze, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, relativo alla cessione di non oltre il 40% di quote della società Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. ai sensi della normativa sulle privatizzazioni (legge 474/1994 e legge 481/1995). Il decreto verrà inviato alle Commissioni parlamentari competenti al fine di acquisire i pareri previsti.
Con il DPCM viene regolamentata lalienazione di una quota della partecipazione nella società non superiore al 40%, disponendo che tale cessione che potrà essere effettuata anche in più fasi si realizzi attraverso unofferta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato, e a investitori istituzionali italiani e internazionali, e quotazione sul mercato azionario. Lo schema di decreto, inoltre, prevede che, al fine di favorirne la partecipazione allofferta, potranno essere previste per i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato forme di incentivazione, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione, in termini di quote dellofferta riservate (dellofferta riservata e lotti minimi garantiti) e di prezzo (ad esempio, come in precedenti operazioni di privatizzazione, maggiorata rispetto al pubblico indistinto) o di modalità di finanziamento. Si avvia così formalmente il processo orientato alla cessione parziale delle Ferrovie dello Stato, parte del piano di privatizzazioni del Governo che ha recentemente portato in Borsa Poste Italiane e prevede anche la quotazione di Enav per la prima metà del 2016. La privatizzazione di FS è prevista nel corso 2016, compatibilmente con le condizioni del mercato.Â
Come nel caso di Poste Italiane, il processo di parziale privatizzazione sarà l’occasione per una riforma strutturale del trasporto pubblico e migliori e più efficienti servizi per i cittadini. FS ne risulterà rafforzata e potrà continuare con maggior vigore il processo di efficientamento ed espansione anche su mercati esteri.
Nellambito del processo che porterà allingresso di privati è previsto che la proprietà della infrastruttura ferroviaria rimanga in mano pubblica.Â
Il Consiglio dei ministri ha approvato, in sede di esame preliminare, un decreto legislativo recante modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono ladozione di provvedimenti non legislativi di attuazione a norma dellarticolo 21 della legge 7 agosto 2015, n. 124.
Nello specifico, il provvedimento mira a semplificare il sistema normativo mediante labrogazione delle disposizioni di legge recanti la previsione di provvedimenti attuativi per i quali non sussistono più le condizioni di adozione oppure la loro modifica, al solo fine di favorirne lattuazione, assicurando comunque la coerenza giuridica, logica e sistemica della normativa. Per questo è stato effettuato, con la collaborazione di tutte le amministrazioni centrali, un censimento che ha portato allindividuazione di un primo elenco di provvedimenti le cui condizioni di adottabilità non risultano più attuali e la cui abrogazione non comporta effetti sulla finanza pubblica. Inoltre, è stato predisposto un secondo elenco di provvedimenti la cui attuazione richiede una modifica della normativa primaria.
Il decreto interviene a modificare una dozzina di norme e ad abrogarne oltre 40, realizzando una prima razionale semplificazione del sistema normativo, riferita ad ambiti tematici importanti, nellottica di incrementare lefficacia delle leggi facilitandone lattuazione amministrativa, a vantaggio dei cittadini e delle imprese. I ministeri si sono altresì impegnati alla rapida adozione dei provvedimenti amministrativi non ancora adottati previsti dalle disposizioni legislative modificate proprio al fine di favorirne l’attuazione.
Anche sul versante delle abrogazioni, lintervento di pulizia dellordinamento giuridico realizzato dal decreto costituisce un elemento di semplificazione, di maggiore chiarezza e di certezza del diritto, che tocca molti argomenti, tra i quali la razionalizzazione degli acquisti, le attività imprenditoriali, alcuni sistemi tariffari, il mercato elettronico e lagenda digitale.
Le abrogazioni sono state altresì disposte, infine, laddove gli obiettivi posti dalle norme di riferimento risultano già raggiunti con diverse modalità oppure nei casi in cui la materia è stata successivamente disciplinata in modo più complessivo ed organico.
Il Consiglio dei ministri ha approvato anche alcune nomine: su proposta del Ministro della difesa Roberta Pinotti, la nomina del generale di squadra aerea dellArma aeronautica a Comandante della 1° Regione aerea; su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, il conferimento dellincarico di Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto allAmmiraglio ispettore del Corpo delle Capitanerie di porto ; su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, la nomina di a direttore dellIspettorato nazionale del lavoro; è stato altresì approvato lavvio della procedura per la nomina di a Presidente dellAgenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, al fine dellacquisizione dei pareri parlamentari.