Attività di governo del 20 novembre 2015 – askanews.it

Attività di governo del 20 novembre 2015

Nov 23, 2015

Il Consiglio dei ministri,  riunitosi venerdì 20 novembre 2015 d alle ore 14.05 alle ore 14.10 al Senato della Repubblica sotto la presidenza del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini con segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti, ha approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, la prima “Nota di variazioni” al bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2016-2018 predisposta ai sensi dell’articolo 21, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modificazioni. La Nota recepisce gli effetti degli emendamenti al disegno di legge di stabilità 2016 e al disegno di legge di bilancio approvati in prima lettura dal Senato della Repubblica.

Le modifiche apportate al Bilancio previsionale triennale con la nota di  variazione approvata dal Governo sono complessivamente neutrali sia in termini di saldo del bilancio dello Stato (saldo netto da finanziare), sia di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e determinano una modesta ricomposizione degli aggregati di entrata e di spesa. Complessivamente l’effetto finanziario “lordo” connesso all’approvazione degli emendamenti ammonta a circa 600 milioni di euro nel 2016 e circa 300 milioni di euro negli anni successivi. Il disegno di legge di stabilità 2016, comprensivo degli emendamenti approvati  dal Senato della Repubblica, comporta un incremento del saldo netto da finanziare di circa 20,3 miliardi di euro nel 2016, di circa 24,8 miliardi di euro nel 2017 e di 24,2 miliardi nel 2018. Le dimensioni della manovra sono coerenti con un obiettivo di indebitamento netto pari al 2,2 per cento del PIL e assicurano, anche per gli anni successivi, il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento al DEF. Ove riconosciuti in sede europea i margini di flessibilità connessi all’emergenza immigrazione, i saldi di bilancio e di finanza pubblica potranno essere conseguentemente rideterminati. Gli emendamenti approvati nel corso dell’esame al Senato intervengono in materia di tassazione immobiliare disponendo, tra l’altro, la riduzione delle imposte IMU e TASI sugli immobili locati a canone concordato nella misura del 25% rispetto all’imposta determinata in base all’aliquota stabilita dal Comune. In materia di edilizia popolare, viene estesa la riduzione al 50% dell’aliquota d’imposta sui redditi societari, attualmente prevista per gli IACP e loro consorzi , agli enti aventi le stesse finalità, anche se istituiti in forma societaria. Per le giovani coppie viene potenziata la detrazione del 50% ai fini IRPEF delle spese sostenute nell’anno 2016 per l’acquisto di mobili adibiti all’abitazione principale, che si applicherà su un ammontare complessivo fino a 16.000 euro (anziché di 8.000 euro). In tema di genitorialità, per il 2016, è prorogata la sperimentazione dell’istituto del congedo di paternità, raddoppiando (da 1 a 2 anni) il limite massimo di fruizione del congedo obbligatorio e sono incrementate le risorse per l’acquisto di servizi per l’infanzia per le madri lavoratrici. In materia di istruzione è disposto l’incremento del fondo integrativo per la concessione di borse di studio (5 milioni), delle risorse per le scuole paritarie (25 milioni), quelle destinate al fondo per l’acquisto dei libri di testo per la scuola dell’obbligo (10 milioni per tre anni) e l’incremento del fondo per il finanziamento ordinario dell’Università (di 25 milioni nel 2016 e 30 dal 2017). A favore dell’Emilia Romagna e della Lombardia, per il completamento del processo di ricostruzione pubblica nei territori colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, si dispongono, per il 2016, misure che consentiranno di utilizzare pienamente le risorse destinate agli stessi territori nella misura di 190 milioni di euro.

È infine ridotto il ridimensionamento delle risorse destinate ai centri di assistenza fiscale e ai patronati, previsto dalla versione iniziale della manovra.