Jobs act, dal governo disco verde ai decreti attuativi: rottamati co.co.pro e co.co.co.
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i applica ai lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato dopo lentrata in vigore del decreto, per i quali stabilisce una nuova disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi (per i lavoratori assunti prima dellentrata in vigore del decreto restano valide le norme precedenti). Per i licenziamenti discriminatori e nulli intimati in forma orale resta la reintegrazione nel posto di lavoro così come previsto per tutti i lavoratori. Per i licenziamenti disciplinari la reintegrazione resta solo per quella in cui sia accertata linsussistenza del fatto materiale contestato. Negli altri casi in cui si accerti che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, ovvero i cosiddetti licenziamenti ingiustificati, viene introdotta una tutela risarcitoria certa, commisurata all’anzianità di servizio e, quindi, sottratta alla discrezionalità del giudice. La regola applicabile ai nuovi licenziamenti è quella del risarcimento in misura pari a due mensilità per ogni anno di anzianità di servizio, con un minimo di 4 ed un massimo di 24 mesi.
Per evitare di andare in giudizio si potrà fare ricorso alla nuova conciliazione facoltativa incentivata. In questo caso il datore di lavoro offre una somma esente da imposizione fiscale e contributiva pari ad un mese per ogni anno di servizio, non inferiore a due e sino ad un massimo di diciotto mensilità. Con laccettazione il lavoratore rinuncia alla causa.
Per i licenziamenti collettivi il decreto stabilisce che, in caso di violazione delle procedure (art. 4, comma 12, legge 223/1991) o dei criteri di scelta (art. 5, comma 1), si applica sempre il regime dellindennizzo monetario che vale per gli individuali (da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mensilità). In caso di licenziamento collettivo intimato senza losservanza della forma scritta la sanzione resta quella della reintegrazione, così come previsto per i licenziamenti individuali.
Per le piccole imprese la reintegra resta solo per i casi di licenziamenti nulli e discriminatori e intimati in forma orale. Negli altri casi di licenziamenti ingiustificati è prevista unindennità crescente di una mensilità per anno di servizio con un minimo di 2 e un massimo di 6 mensilità.
Il secondo decreto legislativo approvato contiene disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di occupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati.  Introduce la Naspi, nuova assicurazione sociale per limpiego. Vale per gli eventi di disoccupazione che si verificano a decorrere dal 1° maggio 2015 e per tutti i lavoratori dipendenti che abbiano perso limpiego e che hanno cumulato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni di lavoro ed almeno 18 giornate effettive di lavoro negli ultimi 12 mesi. La base retributiva della Naspi sono gli ultimi 4 anni di impiego (anche non continuativo) rapportati alle settimane contributive e moltiplicati per il coefficiente 4.33. La durata della prestazione è pari ad un numero di settimane corrispondente alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni di lavoro. Lammontare dellindennità è commisurato alla retribuzione e non può eccedere i 1.300 euro. Dopo i primi 4 mesi di pagamento, la Naspi viene ridotta del 3% al mese e la durata prevista è di un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive degli ultimi 4 anni di lavoro. Lerogazione della Naspi è condizionata alla partecipazione del disoccupato ad iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale. Viene introdotto in via sperimentale, per questanno, lAsdi, assegno di disoccupazione che verrà riconosciuto a chi, scaduta la Naspi, non ha trovato impiego e si trovi in condizioni di particolare necessità. La durata dellassegno, che sarà pari al 75% dellindennità Naspi, è di 6 mesi e verrà erogato fino ad esaurimento dei 300 milioni del fondo specificamente costituito. Per i co.co.co (iscritti alla Gestione separata INPS) che perdono il lavoro cè la lindennità di disoccupazione Dis-Col (Disoccupazione per i collaboratori). Presuppone tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal primo gennaio dellanno precedente levento di disoccupazione alla data del predetto evento. Il suo importo e rapportato al reddito e diminuisce del 3% a partire dal quarto mese di erogazione. La durata della prestazione è pari alla metà delle mensilità contributive versate e non può eccedere i 6 mesi. Anche questa indennità è condizionata alla partecipazione ad iniziative di politiche attive.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un decreto legislativo che contiene il testo organico semplificato delle tipologie contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni. Ecco i punti essenziali per il riordino delle tipologie contrattuali.
. A partire dallentrata in vigore del decreto non potranno essere attivati nuovi contratti di collaborazione a progetto (quelli già in essere potranno proseguire fino alla loro scadenza). Comunque, a partire dal 1° gennaio 2016 ai rapporti di collaborazione personali con contenuto ripetitivo ed etero-organizzati dal datore di lavoro saranno applicate le norme del lavoro subordinato. Restano salve le collaborazioni regolamentate da accordi collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, che prevedono discipline specifiche relative al trattamento economico e normativo in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore e poche altri tipi di collaborazioni. Vengono   i  ed il . Vengono le seguenti tipologie: ccui non sono apportate modifiche sostanziali.
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Riforma del lavoro, il Cdm approva due decreti
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi venerdì 20 febbraio sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un decreto legislativo che contiene disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge n. 183 del 2014. Il secondo decreto approvato contiene disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di occupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati. Â
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Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per lo sviluppo Economico Federica Guidi, ha approvato un disegno di legge che dà attuazione, per la prima volta, al provvedimento annuale sulla concorrenza previsto dalla legge con lobiettivo di stimolare la crescita economica frenata dalla scarsa concorrenza nel settore dei servizi. Le liberalizzazioni fanno crescere del 3,3% il Pil in 5 anni secondo le stime del Fondo monetario internazionale, migliorano la credibilità del Paese ed il suo rating e costituiscono un elemento importante nel giudizio della Commissione europea sulle riforme italiane.
 viene previsto lobbligo di sconti significativi nel campo della RC Auto se lautomobilista accetta clausole finalizzate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi come linstallazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezioni preventive dei veicoli e il risarcimento presso officine convenzionate. Altre norme riguardano lobbligo di indicare i testimoni, in caso di incidenti con soli danni alle cose, non oltre il momento della denuncia, la possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale, il conferimento allIVASS dei poteri di controllo e monitoraggio sull’attuazione delle nuove norme. Per i fondi pensione viene prevista la piena facoltà di portabilità per i lavoratori dei propri contributi pensionistici, eliminando la possibilità per i contratti di lavoro nazionali di inserire vincoli e condizioni anche in relazione alla quota di spettanza del datore di lavoro. Viene rimosso anche il vincolo, per il fondo di trovare sottoscrittori solo all’interno della categoria professionale di riferimento. Per favorire la mobilità della domanda nei mercati della pay-tv, della telefonia fissa e mobile e di Internet, vengono semplificate le procedure di identificazione dei clienti per la migrazione e viene prevista la trasparenza sulle penali in caso di recesso anticipato dal contratto. Lentità della penale, inoltre, dovrà essere legata ai costi effettivamente sostenuti dalloperatore in caso di promozioni. Per allargare ulteriormente la concorrenza viene eliminata la riserva di Poste Italiane sulla spedizione degli atti giudiziari e delle notifiche di sanzione da parte della Pubblica amministrazione. Per superare le residue regolamentazioni di prezzo, viene previsto: a) per il gas naturale, la graduale eliminazione della tutela a decorrere dal 2018 nel mercato domestico (prezzi fissati dallAutorità per lEnergia per i consumatori che non hanno scelto un fornitore sul libero mercato); b) per lenergia elettrica la graduale restrizione dellattuale perimetro di tutela (pmi e famiglie che non hanno scelto un fornitore sul mercato), sempre a decorrere dal 2018. c) per i carburanti si vieta lintroduzione, in particolare da parte delle Regioni, di norme discriminatori ad esempio a carico dei nuovi entranti. Per le per garantire la piena mobilità della domanda vengono previste norme come: i costi delle chiamate per lassistenza ai clienti non potranno superare le tariffe per lordinaria chiamata urbana; saranno introdotti strumenti di comparabilità delle offerte di servizi; un apposito sito Internet dovrà garantire la trasparenza nella vendita di polizze assicurative accessorie ai contratti di finanziamento e ai mutui.Per gli ail disegno di legge elimina il vincolo di appartenenza ad una sola associazione professionale, introduce lobbligo di presentare un preventivo (oggi solo su richiesta dellassistito) e consente le società multiprofessionali e lingresso di soci di capitali; per i  il provvedimento elimina il divieto di pubblicità, allarga il bacino di competenza (dal distretto di Corte dappello a tutto il territorio regionale) ed elimina il reddito minimo di 50 mila euro. Vengono ridotti gli atti per i quali è richiesta lautentica notarile e si individuano i casi nei quali questa può essere concessa anche da altri soggetti come avvocati e commercialisti. In questo modo sarà consentito anche ad altri professionisti di redigere atti per transazioni immobiliari di modesta entità e relative ad unità immobiliari non ad uso abitativo; si eliminerà lobbligo di atto notarile per la costituzione di società a responsabilità limitata con capitale fino a 20 mila euro; si estenderanno gli atti per i quali il passaggio notarile potrà essere sostituito dalla sottoscrizione digitale. Le società di ingegneri potranno assumere commesse da privati superando una disciplina oscura e anacronistica risalente agli anni 40. viene eliminato il limite di titolarità di 4 licenze in capo ad un unico soggetto e viene consentito lingresso di soci di capitale.
Su proposta del Ministro dellAmbiente e della tutela del Territorio e del Mare, Gianluca Galletti, il Consiglio ha approvato il Piano di bacino del Fiume Arno, stralcio Bilancio idrico, adottato dal relativo Comitato istituzionale dellAutorità di bacino, presieduto dal Ministro, sul quale è stato acquisito lassenso della Struttura tecnica per il dissesto idrogeologico. Il Piano di bacino ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento di programmazione e pianificazione delle azioni per la difesa del suolo e la corretta utilizzazione delle acque. Sempre su proposta del Ministro Galletti è stato approvata la Variante al Piano stralcio per lassetto idrogeologico – Rischio di frana nei bacini dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno,  relativamente ai Comuni di Arpaise (BN), Bonea (BN), Capua (CE), Flumeri (AV), Sessa Aurunca (CE) e Vairano Patemora (CE), nonché della Variante al Piano stralcio per lassetto idrogeologico – Rischio di frana, relativamente al Comune di Pozzilli (IS). Si tratta dellapprovazione del piano relativo allassetto del territorio interessato dai bacini citati (con particolare riferimento allipotesi di rischio per frana), redatto sulla base degli elementi forniti dai Comuni e di quelli desunti da approfondimenti tecnici della Segreteria tecnica operativa dellAutorità di bacino; a seguito della riperimetrazione delle zone di rischio, gli enti competenti monitoreranno levoluzione dei fenomeni ed assicureranno la sorveglianza sul territorio per mitigare e gestire il rischio idrogeologico.
Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro della difesa, Roberta Pinotti, la nomina a Capo di stato maggiore dellEsercito, a decorrere dal 27 febbraio 2015, del generale di Corpo darmata , in sostituzione del generale di corpo darmata Claudio Graziano, destinato ad altro incarico.