Attività di governo del 10 aprile 2015 (2) – askanews.it

Attività di governo del 10 aprile 2015 (2)

Lug 21, 2015

Il Consiglio dei Ministri si è riunito  venerdì 10 aprile 2015, alle ore 20,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario per la prima volta il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti al quale, in apertura dei lavori, il Presidente del Consiglio ha rivolto il benvenuto  augurandogli buon lavoro. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica 196 del 2009. Il Def sarà inviato alle Camere perché si esprimano sugli obiettivi programmatici in tempo utile per la trasmissione del Programma di Stabilità e del Programma Nazionale di Riforma al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea entro il 30 aprile.  La riunione del Consiglio dei Ministri è terminata alle ore 21.40.

Gli obiettivi della politica economica del Governo rappresentati nel documento di programmazione triennale approvato dal Consiglio dei Ministri possono essere così riassunti: sostenere la ripresa economica evitando aumenti del prelievo fiscale e allo stesso tempo rilanciando gli investimenti; avviare il debito pubblico (in rapporto al PIL) su un percorso di riduzione, consolidando così la fiducia del mercati e riducendo la spesa per interessi; favorire gli investimenti e le iniziative per consentire un deciso recupero dell’occupazione nel prossimo triennio. Nell’insieme il Def disegna un netto cambiamento di marcia nella situazione economica e finanziaria del Paese con il prodotto interno lordo che nel 2015 diventa positivo (+0,7%) dopo tre anni di recessione e imposta una politica economica a supporto di una crescita più sostenuta nel triennio successivo.     

 

Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, dove sono state accertate forme di condizionamento delle istituzioni locali da parte della criminalità organizzata.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare lo schema di decreto legislativo che attua la direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce uno spazio unico europeo per il trasporto ferroviario, in linea con l’obiettivo comunitario di agevolare il trasporto ferroviario tra gli Stati membri dell’Unione europea, promuovendo lo sviluppo della competizione e la libera circolazione di persone e merci. Il provvedimento sancisce i principi di autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie, nonché di  indipendenza delle funzioni essenziali del gestore dell’infrastruttura relative alla determinazione e riscossione dei canoni e all’assegnazione di capacità dell’infrastruttura, di libertà di accesso al mercato dei trasporti per ferrovia a condizioni eque, non discriminatorie e trasparenti. Il provvedimento verrà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni e alle Commissioni parlamentari competenti per il parere previsto.

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato tredici leggi delle Regioni e delle Province Autonome. Per dodici di esse si è deliberata la non impugnazione. Per la legge della Regione Toscana

n. 17 del 16/02/2015, recante “Disposizioni urgenti in materia di geotermia”,  si è invece deliberata l’impugnativa in quanto alcune disposizioni, prevedendo una moratoria per le autorizzazioni alla ricerca di fonti geotermiche, contrastano con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia», eccedendo in tal modo dalla competenza concorrente attribuita alle regioni dall’art. 117, terzo comma,  della Costituzione. Esse si pongono inoltre in contrasto con la normativa internazionale quella comunitaria in materia, violando i vincoli posti alla competenza legislativa,  anche regionale, dall’ art. 117, primo comma, della Costituzione.