Attività di governo del 18 maggio 2015 – askanews.it

Attività di governo del 18 maggio 2015

Mag 19, 2015
Il governo approva il decreto sulle pensioni: il 1 agosto bonus di 500 euro per 3,7 milioni di persone

Pensioni: il Cdm approva il decreto dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato lo stop alle indicizzazioni

Il Consiglio dei Ministri – che si è riunito lunedì 18 maggio a Palazzo Chigi, presieduto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi – ha approvato un decreto legge in materia di ammortizzatori sociali e di pensioni che dà, tra l’altro, attuazione alla recente sentenza della Corte costituzionale in materia di indicizzazione delle pensioni.  

Per dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza n.70 del 2015 della Consulta e nel rispetto dei principi di equilibrio di bilancio e degli obiettivi di finanza  pubblica, assicurando al tempo stesso la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni  per garantire i diritti civili e sociali, il provvedimento riconosce, per il 2012-13, ai trattamenti pensionistici superiori a tre volte i trattamenti minimi, una parziale rivalutazione in base all’inflazione, graduata in funzione decrescente per fasce di importi pensionistici fino a sei volte il trattamento minimo, con decorrenza primo settembre 2015; gli arretrati invece saranno pagati in un’unica soluzione il 1° agosto prossimo, per un ammontare medio di oltre 500 euro a pensionato, importo che sarà maggiore per le pensioni comprese tra 3 e 4 volte il minimo e inferiore per le pensioni comprese tra 4 e 6 volte il minimo stesso. L’onere è pari, per il bilancio pubblico, per effetto degli arretrati, a 2 miliardi e 180 milioni di euro per il 2015 e, a regime, a 500 milioni dal 2016 in poi. La platea dei destinatari, con pensioni superiori a tre volte il minimo e non superiori a sei, è di 3,7 milioni di pensionati. Inoltre, sono previsti un intervento che consente all’Inps di anticipare al 1° giorno del mese il pagamento delle pensioni e un ulteriore intervento che protegge il montante contributivo, per il calcolo delle future pensioni, dalla caduta del Pil che si è verificata negli anni passati. In materia di ammortizzatori sociali sono poi previsti il rifinanziamento per 1 miliardo di euro degli ammortizzatori in deroga  per il 2015 (mobilità e cassa integrazione) e il rifinanziamento dei contratti di solidarietà per 70 milioni di euro.

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Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva un decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che stabilisce un insieme minimo di norme che disciplinano il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico e i mezzi pratici per facilitare il riutilizzo dei documenti esistenti detenuti da enti pubblici degli Stati membri. Con l’attuazione della direttiva si stabilisce in modo chiaro l’obbligo per gli Stati membri di rendere riutilizzabili tutti i documenti a meno che l’accesso sia limitato o escluso ai sensi delle disposizioni nazionali sull’accesso agli atti e fatte salve le altre eccezioni stabilite dalla direttiva stessa.  Tra le altre cose il decreto legislativo, che ha acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, prevede: che vengano inclusi nell’ambito di applicazione della direttiva i documenti i cui diritti di proprietà intellettuale siano detenuti da biblioteche, da musei e da archivi, qualora il loro riutilizzo sia autorizzato; che gli Stati membri incoraggino l’uso di licenze aperte disponibili on-line, anche al fine di conferire diritti di riutilizzo più ampi e che si basino sui principi dei dati aperti; che la riutilizzabilità sia gratuita o connessa ai soli costi marginali sostenuti per la riproduzione che saranno determinati dall’Agenzia per l’Italia digitale. Sono disciplinati anche i casi in cui è possibile applicare costi superiori a quelli marginali.

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Il Cdm ha approvato, a seguito del parere favorevole del Consiglio di Stato, il regolamento di organizzazione del ministero della Giustizia.  Si tratta di una profonda e incisiva opera di ristrutturazione e semplificazione fondata su un unico principio ispiratore: aumentare l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dell’azione amministrativa attraverso una riqualificazione delle risorse disponibili anche attraverso l’eliminazione di duplicazioni di funzioni e gestioni. 

Complessivamente, la riorganizzazione del ministero della Giustizia passa sostanzialmente attraverso quattro obiettivi: rendere la struttura del Ministero compatibile con le prescrizioni in materia di riduzione della spesa pubblica succedutesi dal 2006 ad oggi; innovare e completare il decentramento delle funzioni amministrative di competenza del Ministero; avviare un processo di unificazione e razionalizzazione della gestione dei beni e dei servizi serventi tutte le articolazioni ministeriali, in un’ottica di maggiore efficienza complessiva e di complessivo risparmio per l’Amministrazione; rendere la struttura del Ministero più efficace e con maggiori livelli di specializzazione e competenza, favorendo nel contempo l’integrazione operativa tra le diverse articolazioni, sia a livello centrale che periferico. A questo scopo, oltre all’istituzione di una Conferenza dei capi dipartimento, con compiti di coordinamento delle attività del Ministero e alla creazione di un unico centro competente in materia di acquisti e spese, si segnala l’ampliamento delle competenze del Dipartimento per la giustizia minorile a cui sarà assegnata anche l’esecuzione di tutte le misure alternative e le sanzioni sostitutive della detenzione in carcere, così creandosi una moderna struttura di controllo della cosiddetta secondo i più avanzati modelli europei.  In particolare, la ristrutturazione del ministero prevede un robusto dimagrimento dei dirigenti generali che passano da 61 a 36 e dei dirigenti che passano da 1006 a 712. Il risparmio totale dell’opera di ristrutturazione è calcolato in circa 65 milioni di euro.

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato la dichiarazione di stato d’emergenza per fare fronte ai danni connessi agli eventi meteorologici che si sono verificati dal 16 febbraio al 10 aprile 2015 nel territorio delle Province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina e Trapani, compresi gli interventi emergenziali da realizzare in conseguenza del cedimento dei piloni del viadotto Himera 1 dell’autostrada A 19 Catania-Palermo.  

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Il Consiglio dei ministri ha autorizzato l’erogazione di anticipazioni del finanziamento del Servizio sanitario in favore delle regioni Lazio, Campania, Calabria, Abruzzo e Sicilia, nell’ambito dei Piani di rientro dai disavanzi del settore. Gli anticipi vengono concessi quando le verifiche consentano di constatare la sussistenza delle condizioni previste dalla legge e vengono erogati facendo salva la facoltà di recupero. Inoltre, tenuto conto delle perduranti inadempienze nella riorganizzazione del servizio sanitario regionale molisano rispetto agli obiettivi del programma di riqualificazione e ai successivi programmi operativi in prosecuzione, dovute soprattutto alla carenza del quadro programmatorio e di governance regionale secondo quanto è emerso dalle riunioni di verifica, su proposta del Ministero dell’economia e delle finanze ed al fine di dare immediato impulso alle procedure di attuazione del Piano di rientro come previsto dalla normativa in vigore (decreti-legge n. 159/2007 e n. 66/2014), è stato rimodulato il mandato attribuito al Commissario ad acta; contestualmente è stato revocato l’attuale incarico di sub commissario e conferito il medesimo a .