Attività di governo del 29 gennaio 2015 – askanews.it

Attività di governo del 29 gennaio 2015

Feb 2, 2015
Roma, 25 nov. (askanews) – “L’Economist dice che la vittoria del No forse è meglio perchè arriva un governo tecnocratico, magari per l’Italia è meglio. Io l’ultimo governo tecnocratico che mi ricordo ha alzato le tasse e portato a -2,3% il Pil, era il governo di Mario Monti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un videoforum sul sito del quotidiano “La Stampa”.

“Un governo tecnico che alza le tasse e dice ce lo chiede l’Europa non fa l’interesse dell’Italia”, ha aggiunto Renzi. “Comunque vada il referendum il 2017 sarà un anno cruciale per l’Ue, su immigrazione e politica economica così non si va avanti”. Secondo il premier l’Italia deve avere “una forte strategia europea, e lo può fare un governo con una sua stabilità e solidità”.

Il settimanale britannico “The Economist”, in un editoriale apparso nel suo ultimo numero in edicola, si è espresso per il “no” al referendum costituzionale. L’Italia “dovrebbe votare no al referendum” e le eventuali dimissioni di Matteo Renzi potrebbero non essere una “catastrofe” e aprire la strada a un “governo tecnico”, ha scritto. “Questo giornale crede che No è come gli italiani dovrebbero votare”, si legge nell’articolo, perchè “la modifica alla Costituzione promossa da Renzi non affronta il problema principale, cioè la riluttanza dell’Italia a fare le riforme”.

Inoltre Renzi ha fatto approvare “una legge elettorale per la Camera che dà immenso potere a qualunque partito ottenga la maggioranza nella Camera bassa”.

Adesso, dopo che Renzi “ha già buttato via quasi due anni ad armeggiare sulla riforma della Costituzione”, “prima l’Italia torna alle vere riforme, meglio sarà per l’Europa”. L’Economist respinge anche le tesi di “investitori e molti governi europei” che temono che la vittoria del No possa comportare il “terzo domino, in un rovesciato ordine mondiale, dopo la Brexit e l’elezione di Donald Trump”.

In realtà, secondo il giornale, le eventuali dimissioni di Renzi “potrebbero non essere una catastrofe” perchè “l’Italia potrebbe mettere insieme un governo tecnico, come avvenuto molte volte in passato”. E se “un referendum perso veramente dovesse causare il collasso dell’euro, sarebbe un segno che la moneta era così fragile che la sua distruzione sarebbe stata solo una questione di tempo”.

Int9