Roma, 5 gen. (askanews) – Il rientro in presenza a scuola l’11 anziché il 7 gennaio “non risolve il problema”, ma lo sposta di qualche giorno. Così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ad askanews, all’indomani della decisione dell’esecutivo di ripartire con la presenza nelle scuole superiori (al 50%) l’11 gennaio.
“La decisione del Consiglio dei Ministri di ricominciare le lezioni in presenza delle scuole superiori l’11 gennaio anziché il 7 non cambia i termini della questione: è chiaro che un paio di giorni in più non cambia il problema. È più preoccupante, a mio avviso, il fatto che a livello di Regioni si tenda a differire il più possibile il ritorno in presenza perché evidentemente ci sono delle preoccupazioni. Visto che i dati di cui dispongono Regioni e governo sono gli stessi, sarebbe bene capire quali sono le ragioni che spingono a una visione così diversa fra il centro e la periferia”.