Roma, 28 dic. (askanews) – La “citizen journalist” cinese, la blogger Zhang Zhan, è stata condannata a quattro anni di carcere per le sue cronache sulla pandemia di coronavirus da Wuhan all’inizio del 2020.
Ex avvocatessa di 37 anni, Zhang è stata riconosciuta colpevole da una corte di Shanghai per “aver fomentato dispute e provocato problemi”, reato che in Cina prevede una pena fino a cinque anni di carcere ed è spesso usato dalla polizia per reprimere il dissenso.
“Zhang Zhan ha partecipato al processo su una sedia a rotelle ed era in cattive condizioni di salute” ha denunciato l’avvocato Zhang Keke, non precisando se ricorrerà in appello. “Durante l’udienza sono state solo nominate molte prove importanti ma non è stato approfondito il contenuto dei suoi articoli e dei video, non li hanno mostrati, quindi non si è capito cosa facesse esattamente Zhang Zhan”.
L’altro legale, Ren Quanniu, ha aggiunto: “Quello che mi preoccupa di più è il fatto che sia così determinata. Pensa di essere innocente; noi abbiamo entrambi dichiarato la sua innocenza in tribunale ma la sentenza è stata così dura. Probabilmente ora è ancora più determinata a continuare lo sciopero della fame. Quindi, sono molto preoccupato per la sua salute e per la sua vita”.
Originaria di Shanghai, Zhang raggiunse a febbraio scorso la città d Wuhan, pubblicando sui social media i suoi reportage. Detenuta dallo scorso maggio, a giugno Zhang ha iniziato a rifiutare il cibo in segno di protesta contro il suo arresto.