Roma, 16 nov. (askanews) – Le terapie intensive non sono sotto pressione. Lo ha affermato il commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri intervenendo a Finance Community Week: “In Italia a marzo c’erano 5.179 posti letto di terapia intensiva nella totalità degli ospedali del Paese, in Germania erano 30mila, sei volte di più. Al picco dell’emergenza avevamo oltre 7mila ricoverati Covid in terapia intensiva, 2mila di più di quelli che la totalità dei reparti poteva accogliere. Oggi ne abbiamo circa 10mila, le abbiamo raddoppiate, e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese, con i ricoverati oggi in terapia intensiva che sono 3.400: quindi la pressione su questi reparti non c’è”.
“Dal breve e sintetico confronto di questi due momenti: marzo-aprile, secondo paese nel mondo per numero di contagi, oggi siamo il decimo, malgrado la forte recrudescenza della seconda ondata: questo ci dà la cifra di come il nostro Paese, e anzitutto i cittadini, hanno reagito alla pandemia. Questa drammatica emergenza ha messo a nudo le fragilità del sistema produttivo, economico, pubblico, sociale del nostro Paese ma anche in evidenza le sue straordinarie capacità”, ha concluso Arcuri.