Sogin, nuova fase di smantellamento centrale nucleare di Latina

Si recupererà il 93% del materiale utilizzato

AGO 5, 2020 -

Roma, 5 ago. (askanews) – Nuova fase per lo smantellamento della centrale nucleare di Latina. Sogin, che è la società del ministero dell’Economia cui fanno capo le attività di dismissione degli impianti italiani, ha dato il via ai lavori che riguardano la parte esterna dell’edificio reattore con la demolizione degli schermi dei generatori di vapore. Complessivamente lo smantellamento dell’intera centrale ha un valore di circa 310 milioni di euro. Questa nuova fase dei lavori, che durerà sette anni cambierà lo skyline dello stesso edificio reattore, come ha spiegato Agostino Rivieccio, responsabile Sogin per la disattivazione della centrale:

“Oggi iniziamo gli schermi in calcestruzzo. Inizieremo a settembre, ottobre per quanto riguarda i sei generatori di vapore, i grandi cilindri rossi sul lato Est e sul lato Ovest, per terminare nel 2024 e arriveremo al 2027 con l’abbassamento della quota dell’edificio reattore dagli attuali 53 metri ai 38”.

Nata nel 1958, quella di Latina era la più grande centrale

nucleare europea e oggi è all’avanguardia nel processo di

smantellamento con cui si recupererà il 93% del materiale utilizzato. L’ottica è quella dell’economia circolare. L’ultima fase riguarderà il reattore vero e proprio con la grafite ma per questo è necessario che prima sia individuato il Deposito nazionale che l’Italia aspetta da tempo. Intanto a Latina i tecnici Sogin stanno studiando le modalità più opportune per la rimozione della grafite del reattore.

“Gli unici che si stanno cimentando in questa attività – chiarisce Rivieccio – siamo noi italiani della centrale di Latina insieme ad un gruppo di francesi con una collaborazione che si sta portando avanti negli anni, ma indipendentemente da questa collaborazione qui a Latina portiamo avanti i nostri studi e prossimamente inizieremo delle caratterizzazioni dal punto di vista meccanico della grafite perchè vogliamo vedere meccanicamente che cosa è successo durante l’esercizio per capire cosa succederà nel momento in cui andremo ad estrarre dal reattore i blocchi di grafite”.