Roma, 4 mar. (askanews) – Il Ritratto di papa Leone X, tra le opere centrali della mostra evento “Raffaello 1520-1483”, è stato restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure (Opd) con il sostegno di Lottomatica Holding, prima di essere trasferito dagli Uffizi alle Scuderie del Quirinale a Roma, dove rimarrà fino al 2 giugno 2020. L’ad di Lottomatica Holding Fabio Cairoli:
Il patrimonio artistico e culturale italiano è immenso e quello che noi facciamo e possiamo fare come azienda potrebbe essere giudicato come molto piccolo, in realtà noi siamo, non da soli ovviamente, la testimonianza che quando pubblico e privato decidono di mettersi insieme, di lavorare insieme, possono fare cose molto buone.
“Per questo esattamente 20 anni fa abbiamo sostenuto la prima grande iniziativa di restauro, una delle tante sostenute in questi 20 anni, quando abbiamo deciso di sostenere il restauro del Mosé di Michelangelo.
“Anche per il Leone X di Raffaello, il nostro intervento è stato sostenere l’utilizzo delle tecnologie più sofisticate di maggiore avanguardia grazie alle quali il restauro è riuscito a ripulire tutti gli interventi che si sono succeduti nel tempo e che in qualche modo avevano alterato l’idea originale, lo spirito originale dell’artista, che oggi invece si potrà apprezzare”.
Realizzato nel 1518, il dipinto è un’esaltazione della famiglia Medici, dato che i tre personaggi ritratti sono cugini: il papa è figlio di Lorenzo il Magnifico, mentre il cardinale Giulio, futuro Clemente VII – a sinistra – e Luigi de Rossi, sono figli di un fratello e di una sorella del Magnifico. Il presidente e a.d. di Ales-Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni: “Questa mostra per la prima volta presenta nella stessa sede i ritratti di Giulio II e Leone X, non è mai accaduto nella storia, cioè i due grandi papi che fecero grande Roma e fecero grande Raffaello”.
A 500 anni dalla nascita di Raffaello Sanzio, Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, ricorda: “Leone X era uno dei più importanti committenti di Raffaello, ma molto più importante Raffaello e Leone X eseguirono un programma culturale che rendeva Roma il centro del mondo, non solo dell’Europa, ma proprio del mondo”.