Milano, 11 feb. (askanews) – L’Italia è un Paese sempre meno popolato e sempre più vecchio. Lo dicono le ultime rilevazioni Istat secondo cui al 1 gennaio 2020 la popolazione è diminuita: 116mila persone in meno (in totale 60 milioni 317mila residenti). Un calo che dura da 5 anni consecutivi.
Aumenta il divario fra nascite e decessi: ogni 100 persone decedute nascono solo 67 bambini, solo dieci anni fa erano 96. Questo è il livello più basso mai raggiunto dal 1918.
Tutte circostanze che hanno provocato un ulteriore aumento dell’età media degli italiani, arrivata a 45,7 anni.
La popolazione è in calo soprattutto nelle Regioni del Sud, mentre si registra una crescita demografica in alcune regioni del Nord, in particolare nelle province autonome di Bolzano e Trento, in Lombardia e in Emilia-Romagna.
Nonostante l’ennesimo record negativo di nascite, il numero di figli per donna, 1,29, rimane identico a quello del 2018. A diminuire sono le donne in età fertile, 180mila in meno. Continua invece ad alzarsi l’età media del parto, arrivata a 32,1 anni. Fanno più figli le donne ultraquarantenni di quelle sotto i 20 anni.