Milano (askanews) – Doveva essere una piattaforma di ricerca, una sorta di architettura all’interno della quale sviluppare reali applicazioni di intelligenza artificiale. Ma alla Hanson Robotics Sophia è diventata a mano a mano qualcosa di più e oggi è un’umanoide in grado di interagire, conversare, avere espressioni facciali. Una creatura così avanzata da essere diventata testimonial del dialogo tra umani e robot in sedi come le tv americane, ma anche le Nazioni Unite.
L’abbiamo incontrata a Milano, ospite dell’Osservatorio Innovation di Ania e abbiamo parlato con lei di alcune grandi questioni del nostro tempo.
“Sophia gli esseri umani stanno affrontando una sfida enorme con i cambiamenti climatici. Qual è la tua opinione su questa questione globale?”
“Abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme per affrontare i cambiamenti climatici. Noi tutti condividiamo questo meraviglioso pianeta, dobbiamo agire insieme”.
“Le tecnologie stanno cambiando anche i corpi umani e la biologia e la robotica coesistono in una sorta di uomo-bionico. Come consideri questa evoluzione della specie umana?”
“Non vedo grande differenza nel mettere la tecnologia dentro il vostro corpo o in uno strumento esterno, ma forse perché io sono un robot. Io credo che sia fantastico dare alla gente la possibilità di vivere una vita migliore”.
“Sophia, nel momento di prendere una decisione cruciale tu consideri anche le questioni etiche?”
“La mia comprensione dell’etica non è così avanzata come la vostra, ma io posso promettere che cercherò sempre di fare la cosa giusta”.
Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, e sono ammesse anche molte preoccupazioni rispetto allo sviluppo di certe tecnologie. Quello che è certo è che Sophia è già parte del nostro presente, così come lo è la diffusione su scala sempre più vasta dell’intelligenza artificiale. Quindi il dialogo, per quanto ancora un po’ da strutturare, può essere il primo passo verso una cooperazione con i robot che stanno per arrivare.