Roma, 29 gen. (askanews) – Asia Bibi è libera e può lasciare il Pakistan, dove vive sotto scorta a causa di possibili attacchi di frange estremiste del Paese. La Corte Suprema ha respinto il ricorso contro l’assoluzione della donna, che era stata accusata di blasfemia e condannata a morte per aver insultato un imam durante una discussione nell’Est del Paese, poi scarcerata dopo otto anni e assolta.
Cade così anche l’ultimo ostacolo legale alla sua partenza dal Pakistan. “Sulla base del merito, questa petizione viene respinta”, ha dichiarato il giudice della Corte che aveva già annullato la condanna a morte il 31 ottobre dello scorso anno.
Il ricorso era stato presentato da Qari Saalam, imam del villaggio in cui la donna era stata accusata di blasfemia. Un caso, il suo, che aveva fatto mobilitare la comunità internazionale. Ora la Francia ha già dato la disponibilità ad ospitare la donna e il primo ministro canadese Justin Trudeau già dallo scorso novembre aveva dichiarato che il suo paese era “in trattativa” su questo con Islamabad.