Roma, (askanews) – Amnesty International ha chiesto un’inchiesta internazionale sull’uccisione di Jamal Khashoggi durante una cerimonia per il centesimo giorno dall’assassinio del giornalista saudita nel consolato del suo Paese a Istanbul. Ricordando il reporter proprio di fronte al luogo dell’omicidio Amnesty ha chiesto un’inchiesta sotto l’autorità delle Nazioni Unite per il reporter che ha combattuto per la libertà di espressione nel mondo arabo. Andrew Gardner, di Amnesty International Turchia: “Non ci sono garanzie su un’inchiesta internazionale sotto l’autorità dell’Onu, che è quello che serve per avere giustizia. Sfortunatamente però la comunità internazionale non ha fatto pressioni per questo. Il commercio e le relazioni diplomatiche con l’Arabia Saudita hanno avuto la meglio sui valori fondamentali dei diritti umani” ha detto, ricordando che il sistema giudiziario in Arabia Saudita non è imparziale e indipendente quindi non può indagare su questo tipo di omicidio.
“E’ assolutamente vitale che oltre a un’inchiesta in Turchia se ne apra una internazionale sotto l’autorità delle Nazioni Unite. Per supportarla e assicurare alla giustizia tutti i responsabili di questio omicidio scioccante, tutti. Qualsiasi posizione occupino al potere”.
Dopo la dichiarazione, gli attivisti di Amnesty hanno simbolicamente appeso una targa con il nome di Jamal Khashoggi all’inizio della strada del consolato, il cui accesso è bloccato da barriere metalliche. A oltre tre mesi dall’omicidio del 2 ottobre, il corpo del giornalista non è stato ancora recuperato e diverse domande, tra cui quella sull’identità del mandante del delitto compiuto da un commando di sauditi, legati al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, rimangono senza risposta.