Roma, (askanews) – “Il Mediterraneo e l’Africa sono certamente il futuro per il nostro paese e per l’Europa. Nel Mediterraneo l’agricoltura ha un ruolo fondamentale ma troppo spesso è frammentata, non riesce a far fronte alle grandi sfide ambientali e anche a quelle sociali. Per la prima volta tutti i paesi del Mediterraneo si sono messi insieme ed hanno dedicato mezzo miliardo di euro, una cifra importante, insieme alla Commissione Ue, per finanziare progetti di innovazione e di ricerca nell’agri-food nel Mediterraneo”.
Lo evidenzia Angelo Riccaboni, Presidente della
Fondazione PRIMA, in relazione all’annuncio dei primi vincitori dei bandi del Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), che promuove attività congiunte di ricerca e innovazione nel settore agri-food tra Paesi del Mediterraneo.
“E’ una grande cosa perchè tutti abbiamo contezza del fatto che il settore alimentare può dare sviluppo economico, sociale, può addirittura ridurre la pressione dei flussi migratori. Si deve infatti tenere conto che ci sono dei paesi in Nord Africa dove il settore agri-food impiega il 40 per cento della forza lavoro. Se saremo in grado di far crescere questi paesi da un punto di vista commerciale, industriale, di agricoltura, di vendita, sicuramente potrebbe esserci quello sviluppo capace di aiutare anche a far sì che i flussi migratori si riducano – spiega Riccaboni -. Quindi si tratta di un grande progetto con l’Italia al centro: il Miur è stato fin dall’inizio un gran sostenitore di questa iniziativa che oggi viene portata avanti con decisione e per la prima volta abbiamo i primi 25 progetti. Per sette anni, 70 milioni all’anno per finanziare questo tipo di trasferimento della ricerca e dell’innovazione verso imprese e comunità in un grande sforzo congiunto nel Mediterraneo dei vari paesi dell’Europa”.