Marrakech, (askanews) – Il Global Compact, patto mondiale sulla migrazione dell’Onu, è stato formalmente approvato alla conferenza di Marrakech, in Marocco, dove sono riuniti i leader e i rappresentanti di circa 150 paesi.
Alla conferenza, in programma fino all’11 dicembre, non ha partecipato il premier Giuseppe Conte. Il nostro paese ha annunciato la sospensione della firma del Global Compact in attesa di un voto parlamentare. La firma del trattato, non vincolante, ha spaccato in due il governo, con il Movimento 5 stelle a favore della firma e la Lega di Salvini contraria.
L’accordo è stato contestato dagli Stati Uniti, che hanno annunciato di non firmarlo e sulla stessa linea ci sono Australia, Repubblica Dominicana, Austria, Lettonia e i quattro paesi di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia). Dall’altra parte della barricata, a favore dell’intesa Onu, raggiunta dopo 18 mesi di trattative, prima di tutti la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito il Global Compact una “roadmap per evitare sofferenze e caos”, ribadendo che l’intesa non viola la sovranità degli Stati e non crea nuovi diritti per migrare, ma ribadisce il rispetto dei diritti umani.