Milano (askanews) – Danske Bank: lo scandalo che il whistleblowing avrebbe evitato, e contenuto nelle dimensioni del danno. Il ceo dell’istituto danese si è infatti dimesso in seguito a un report interno che ha fatto emergere operazioni di riciclaggio operate su una sua banca in Estonia dal 2007, anno in cui fu acquisita la struttura.
Nel 2014 ci sono state le segnalazioni di un whistleblower che evidenziavano le carenze delle misure anti-riciclaggio attuate in dalla controllata estone. Ma il danno continuava a riprodursi e oggi se ne vedono le conseguenze. “Cosa ci insegna questa vicenda? – commenta Fabrizio Vedana, vice direttore generale Unione Fiduciaria – Ci insegna l’importanza del whistleblowing, l’importanza della tutela del whistleblower, per assicurare il soggetto che fa la segnalazione dal punto di vista giuslavoristico, e l’importanza di una repentina gestione della segnalazione per evitare di far passare due anni prima di fare emerge la situazione che nel frattempo cresce fino ad arrivare ad una situazione di potenziale riciclaggio di 200 miliardi di euro”.
Già diffuso nel mondo anglosassone, lo strumento del whistleblowing è stato introdotto solo di recente in Italia impegnando le aziende a dotarsi di modelli e soluzioni per la gestione delle segnalazioni. Unione Fiduciaria ha sviluppato un applicativo per la gestione delle segnalazioni già utilizzato da oltre 130 mila dipendenti. “Il 30 di novembre 2018 si festeggia il primo anno di emanazione della legge sul whistleblowing. Sono stati fatti passi importanti: dopo le banche anche molte grandi aziende hanno fatto la loro scelta sull’applicativo; e molte altre stanno interessandosi per dotarsi di applicati in grado di assicurare il rispetto della norma – aggiunge Vedana – Quali le conseguenze derivanti dalla mancata adozione di un sistema di whistleblowing: laddove l’azienda dovesse risultare colpevole di un illecito commesso da un proprio dipendente e ne ha tratto vantaggio, se l’azienda non ha un sistema di whistleblowing andrà ad essere penalizzata sul piano amministrativo con sanzioni fino a diversi milioni di euro”.
La legge sul whistleblowing consentirà all’Italia di risalire nella classifica redatta da Transparency e che vede il nostro Paese nelle posizioni più basse. E alle imprese di tutelare meglio i propri asset patrimoniali e reputazionali.