Riga, (askanews) – Da Vilnius, in Lituania, Papa Francesco è volato a Riga, in Lettonia, per la seconda tappa del suo viaggio nei paesi Baltici. Dopo il discorso alle autorità civili del Paese, nel palazzo presidenziale di Riga, dove ha ricordato i cento anni dell’indipendenza e il prezzo pagato per conquistare la libertà, Bergoglio ha elencato le dure prove attraversate dal popolo lettone, l’orrore della guerra, la repressione politica, la persecuzione, l’esilio, sottolineando come la fede e la religione abbiano fatto da collante. Messaggio principale di questa tappa, l’invito a scommettere sulla fraternità e a smettere di diffidare degli altri.
Gli abitanti di Riga lo hanno accolto calorosamente.
“Sono venuta appositamente da Sigulda per vederlo – racconta una ragazza che ha percorso diversi chilometri per il Papa – sono emozionata, per me è una fonte d’ispirazione”.
“E’ una grande emozione – dice un abitante di Riga – è un bene per tutti gli europei, abbiamo bisogno di più relazioni umane tra genti diverse, tra nazioni diverse. Questa visita è una bellissima cosa”.
Per il Paese è un momento d’orgoglio.
“Un evento davvero grande, per la Lettonia è forse la cosa più importante capitata nell’ultimo anno” ricorda un’altra abitante della città.
Il Papa concluderà il viaggio nei paesi Baltici con l’Estonia prima di far ritorno in Italia.