Roma, (askanews) – Il tema della migrazione è al centro del progetto artistico Mar Mediterraneum, del gruppo artistico concettuale russo AES+F, in mostra nella sala Pompeiana del Teatro Massimo di Palermo. L’esposizione, collaterale a Manifesta, la biennale delle arti contemporanee, mostra una serie di statuine di fragile porcellana a rappresentare, in chiave dissacrante, il dramma umano dei flussi migratori.
“L’idea generale è quella di mostrare il Mar Mediterraneo come un posto complesso e di amore – ha detto Lev Evzovich -. Abbiamo scelto questo tipo di figure tradizionali realizzate in porcellana, una tecnica fragile, per mostrare la complessità di questa situazione d immigrazione, di identità europea e cosa fare per risolvere questi problemi”.
Alle sue parole fanno eco quelle di Tatiana Arzamasova: “Penso che sia molto importante che le persone si sentano accolte visitando la mostra, per dare il via ad un nuovo modo di pensare. Pensare a come sono così fragili e belle queste sculture e al tempo stesso l’importanza dei temi che raffigurano”.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 18 giugno al 19 settembre 2018 dalle 9.30 alle 18.