Roma, (askanews) – Alcuni la chiamano grande musica per il cinema, altri la chiamano neoclassica, altri ancora ritengono che necessiti di parole per essere interpretata. Aldilà di ogni etichetta, le composizioni scritte ed eseguite da Antonija Pacek, romantica con un debole per il minimalismo, si collegano sicuramente alle emozioni più profonde dell’ascoltatore. Ad aprile, per la prima volta in Italia, arriva per un tour di quattro date la pianista definita dalla stampa tedesca “la risposta femminile a Ludovico Einaudi”, con concerti che partiranno da Roma il 13 aprile (Teatro di Villa Torlonia), per toccare Milano (Teatro Dal Verme, 14 aprile), Verona (Teatro SS. Trinità, 15 aprile) e Torino (Circolo dei lettori, 16 aprile).
Cresciuta in Croazia, laureata in Inghilterra (Cambridge) e operativa in Austria (Vienna), Antonija – che ha sentito il pianoforte come il suo strumento più intimo fin da piccola – ha pubblicato due album dei quali proporrà nei suoi concerti italiani una selezione accurata. Il primo, Soul Colours (2014), un distillato della ricerca di tutta l’esperienza vissuta che esprime in forma immediata e veritiera la sua anima; il più recente, Life Stories, pubblicato nel giugno 2017, è una vera e propria celebrazione alla vita in tutte le sue complessità e intensità.