Roma, (askanews) – Pronti ad morire in guerra per la Russia, se ce lo chiederà Vladimir Putin: la canzone ‘Zio Vova” – dove Vova è un affettuoso diminutivo per Vladimir – è una iniziativa della devota deputata putiniana Anna Kuvychko, eseguita da un coro di ragazzi che studiano nella scuola di polizia della regione di Volgograd, ovvero di quella che fu Stalingrado, città eroe che ancora oggi per i russi simboleggia la resistenza, il sacrificio e infine la vittoria sull’esercito nazista.
Il testo della canzone fa discutere – l’Ue è descritta come insignificante, il presidente americano è senza potere e tra le varie belligeranti promesse c’è quella di riprendersi l’Alaska dagli Usa – ma per il Cremlino è una semplice “dimostrazione di simpatia” nei confronti di Putin. Il messaggio dei giovanissimi cadetti è certamente gradito all’uomo forte che ha fatto del patriottismo il suo manifesto: “Vorremmo che nel mondo ci fosse la pace, cantano, ma se il comandante supremo ci chiama per l’ultima battaglia, Zio Putin, noi saremo con te”.