Milano, (askanews) – Rimarrà aperta fino al 5 novembre l’International art exhibition in corso al Castello di Lajone, in provincia di Alessandria. Una manifestazione che ha riunito ventisette artisti, tutti under 35, di diversi Paesi europei, per sperimentare un melting pot culturale in un luogo storico, trasformato in laboratorio di condivisione e confronto tra giovani artisti di diverse scuole accademiche nazionali.
Che cosa propone la mostra? Lo spiega uno dei curatori dell’evento, Claudia Buizza, di Curate it Yourself, che ha organizzato l’esibizione in collaborazione con Ame Nue e Nikolaj Stobbe: “Una parte fondamentale è stata la creazione di una comunità di giovani artisti che si sono confrontati e hanno vissuto qui. Hanno creato queste trenta produzioni che variano da video ad opere sonore, ad installazione, all’esterno nel parco del castello come al suo interno, nei sotterranei, nelle sale storiche e nel sotterraneo e nel nuovo piano restaurato che accoglie tre sale adibite a luogo espositivo”.
Per le loro opere, alcuni artisti “si sono ispirati a documenti storici originali, altri alle leggende che circondano il castello”, ha spiegato Marco Farronato, ideatore dell’evento.
Il Castello di Lajone è diventato così una sorta di rifugio culturale, un “riparo degli artisti” dal caos di un mondo iper connesso. Una specie di Decameron dei tempi moderni, dove i protagonisti sono stati invitati a distaccarsi dalla città per raccontare, in una cornice bucolica, la propria storia attraverso le proprie opere.
Gran parte delle opere dell'”International Art Exhibition” rimarranno sul posto anche dopo la fine della mostra perché sono pensate e realizzate ‘per’ il luogo. Nel castello, la collezione permanente con opere di Carriera, Segantini, De Pisis, Mirò.