Ferrara (askanews) – Due mostre diverse per raccontare l’anima di Napoli attraverso un uso contemporaneo dello strumento fotografico, allestite in una galleria d’arte che è anche l’abitazione dei galleristi. La storia della MLB Home Gallery di Ferrara è interessante e, in occasione dell’inaugurazione della bipersonale di Sonia Lenzi e Giovanni Scotti, ne abbiamo parlato con Maria Livia Brunelli, che ha voluto fortemente trasformare la propria casa in uno spazio anche espositivo.
“L’idea della MLB Home Gallery – ha detto ad askanews – è nata proprio dall’idea di accogliere le persone, facendo capire loro che l’arte contemporanea è qualcosa che parla di noi, delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti e anche della nostra spiritualità in questo periodo, perché è un tema molto sentito dalle persone, che trovano nell’arte una possibilità di soddisfare delle necessità interiori. Per noi è molto bello quando le persone suonano il campanello e si trovano accolte da visite guidate, e noi li accompagniamo in queste mostre che gli artisti realizzano sempre appositamente per noi”.
Nello specifico delle nuove esposizioni, entrambe focalizzate sull’area di Napoli, Sonia Lenzi si è concentrata sul cuore spirituale del capoluogo partenopeo, e in particolare sui piccoli altari domestici.
“Sono partita dai Lari del Museo Archeologico – ci ha raccontato l’artista – e li ho messi in relazione con le edicole votive e la storia della Napoli contemporanea, creando una relazione tra il museo, me e queste famiglie, queste comunità che gestiscono gli altari devozionali all’interno dei vicoli della Napoli storica”.
Il risultato sono delle installazioni che aggiornano l’idea di fotografia, ma anche stabiliscono un rapporto tra l’artista e le famiglie, cui poi i lavori sono stati donati. Diverso, e almeno apparentemente più fotograficamente tradizionale il lavoro di Giovanni Scotti che ha immortalato gli ambienti dell’ex sede del Comando supremo della NATO a Bagnoli, ma con un senso di magia.
“Ho voluto rendere questo luogo alla stessa stregua di una cattedrale contemporanea – ci ha detto – ho voluto dare potenza a questo luogo che ha un trascorso importante, un trascorso non positivissimo. Ciò nonostante, io attraverso questa luce ho voluto rendere qualcosa che potesse infondere positività”.
E dunque, ecco apparizioni, ombra inattese, insomma, possibilità di racconti diversi che spalancano prospettive nuove e lasciano allo spettatore un ricordo da codificare con calma una volta lasciate le mostre.