Turismo, numeri positivi per Booking.com, ma serve chiarezza

D'Amico: I portali di prenotazione online traino per il settore

MAG 19, 2017 -

Roma, (askanews) – I portali di prenotazione online sono stati uno dei motori principali della crescita del turismo negli ultimi anni. E venuto a trovarci nei nostri studi il responsabile di Booking.com Italia, Andrea D Amico con il quale parliamo delle opportunità e delle problematiche del settore.

Qual è lo scenario del settore dal punto di vista di Booking.com in Italia?

“Booking.com in Italia ha 120mila strutture partner di 30 diverse tipologie, dall appartamento al cinque stelle lusso, sia strutture individuali che di catena. L’Italia è il paese al mondo in cui Booking.com ha più strutture prenotabili sul sito e questo non è una sorpresa perché è proprio dovuto alla struttura della ricettività nel nostro paese che si basa su strutture di medie e piccole dimensioni, spesso a conduzione familiare che possono appunto beneficiare più di ogni altra della visibilità che internet in generale offre in tutto il mondo. L’Italia è strategica per Booking.com e anche noi siamo importanti per il turismo in Italia. Per dare un idea, lo scorso anno ci sono state tramite Booking.com più di 7 milioni di prenotazioni da parte di stranieri nel nostro Paese. E’ evidente che un paese come il nostro, così ambito dal punto di vista turistico, può beneficiare come nessun altro dello sviluppo di internet. Per avere un altra idea, basti guardare a come negli ultimi 10 anni, quelli del pieno sviluppo di internet, gli stranieri che hanno viaggiato nel mondo oltre i confini del proprio paese, sono passati da 700 milioni a più di un miliardo e 100. E non è una coincidenza che questo sia avvenuto in concomitanza con lo sviluppo di internet”.

Un settore in così tumultuosa crescita ha bisogno di norme e regolamentazioni che diano certezze agli operatori. In queste settimane in Italia c è il dibattito sulla cosiddetta tassa Airbnb. Booking.com cosa chiede e cosa suggerisce da questo punto di vista?

“Siamo senz altro d accordo e supportiamo lo scopo della norma che è quello di combattere l evasione fiscale. I partner che lavorano con Booking.com devono pagare le tasse, lo devono fare quelli che lavorano con Airbnb e quelli che lavorano con le altre piattaforme e lo devono fare anche quelli che non lavorano con nessun operatore online. Dal nostro punto di vista sarebbe preferibile, per la chiarezza e semplicità del sistema, se il rapporto rimanesse diretto tra il contribuente e d il fisco. In ogni caso Booking.com rispetta sempre le norme e le leggi dei paesi in cui opera e anche la normativa europea. Dovremmo vedere quindi quale sarà il testo definitivo approvato dal parlamento per capire se questa norma si applicherà alla nostra sfera di attività e in che misura. Vediamo già oggi un paio di criticità riguardo l’ applicazione: una riguarda il nostro modello; in alcuni casi noi facilitano il pagamento tra il viaggiatore e la struttura ma questa è un eccezione rispetto al nostro modello che prevede sempre il pagamento diretto una volta arrivati alla struttura. C è un altra problematica in quanto ci si richiederebbe come soggetto straniero di fungere come sostituto d’imposta qui in Italia il che dovrebbe avvenire soltanto in casi eccezionali ma la situazione attuale non sembra rientrare in uno di questi casi”.

Si parla di Airbnb, qual è la vostra posizione rispetto alla concorrenza in vista della prossima stagione estiva e che scenari prevedete rispetto all estate oramai imminente?

“Airbnb ha avuto una rapida crescita negli ultimi anni e ha senz’altro contribuito a facilitare l’aumento di offerta su internet di appartamenti per affitti brevi. E quindi un nostro concorrente in questo segmento. Booking. com è prevalentemente oggi, se guardiamo il flusso di prenotazioni, un sito orientato agli alberghi. Quindi nonostante non rappresentino più ad oggi la maggioranza delle strutture che offriamo, rappresentano la maggioranza delle prenotazioni effettuate. E anche vero che il numero degli appartamenti e dell extra alberghiero in generale sta crescendo in maniera significativa. Quello che stiamo facendo è appunto svilupparlo senza cambiare il nostro modello. Quindi vogliamo che l’esperienza di chi prenota un appartamento sia la stessa di quando si prenota un albergo. Questo vuol dire disponibilità in tempo reale, conferma immediata, nessun costo aggiuntivo per il viaggiatore che prenota tramite noi e assistenza 24 ore come offriamo a chi prenota un albergo”.

E per questa estate?

“Per questa estate i numeri ad oggi sembrano molto positivi come negli scorsi anni. L’Italia sta crescendo molto dal punto di vista turistico anche e non solo per il fatto che ci sono altri paesi che venivano visti come concorrenti per il periodo estivo che stanno vivendo un momento di difficoltà. E interessante notare che non solo le destinazioni estive stanno crescendo in maniera significativa ma anche le città d arte. Mentre prima magari si andava a Roma prevalente ad aprile maggio, giugno poi a settembre e ottobre, oggi anche agosto è un mese molto interessante perché si possono avere delle condizioni più favorevoli e anche perché meno legato alla variabilità del clima”.