Roma, (askanews) – Non tutto su Fatima è stato svelato. Il terzo segreto fu rivelato, per volere di Giovanni Paolo II, nel 2000. Ma c’è un allegato, che conterrebbe la spiegazione di suor Lucia sulle apparizioni avvenute nella cittadina portoghese. È la tesi del giornalista scrittore Saverio Gaeta, contenuta nel volume “Fatima. Tutta la verità” (edizioni San Paolo), scritto nel centenario delle apparizioni mariane, che cadono quest’anno.
Lo scrittore Saverio Gaeta: “Il terzo segreto è stato rivelato soltanto nel 2000, dopo tantissimi anni, mentre sappiamo che la Madonna aveva detto a Suor Lucia che si poteva già rivelare nel 1960. Quarant’anni dopo il pezzo del terzo segreto che è stato rivelato è parziale, perché la Madonna stessa nel 1944, quando disse a Lucia di scrivere al vescovo, le ordinò: scrivi quello che ti ordinano, ma non quello che ti è dato di comprendere”.
Un lavoro certosino, quello di Gaeta, che ha messo in fila numerosi indizi che portano a questa tesi. “Sono andato a recuperare tutti gli aspetti divergenti che fanno vedere come cardinali, portavoce di Papi, autorevoli personaggi del Vaticano, indichino date differenti su aspetti identici. Le buste di diverse dimensioni, i fogli diversi. Tutto questo fa pensare che ci sia qualcosa che non è stato attribuito direttamente alla Madonna ma piuttosto alla spiegazione di Suor Lucia e che si è preferito tenere nascosto”. “L’aggiunta di suor Lucia la possiamo trovare in alcuni testi svelati dalle suore di Coimbra un anno fa, quando hanno pubblicato una biografia con delle lettere inedite. Una di queste, del 1944, rivela cosa suor Lucia aveva detto al vescovo. Racconta di aver visto una luce immensa che è Dio, in questa sua visione di aver visto fiumi che straripavano, un terremoto che scuoteva la terra, qualcosa che dal cielo piombava sulla terra come una cosa fiammeggiante, e una guerra distruttrice.
L’allegato, che dovrebbe contenere una parte inedita del terzo segreto, dove sarebbe? “Se c’è, come io ipotizzo, sta da qualche parte in Vaticano e la decisione spetta soltanto al Papa”.