Roma (askanews) – “La crisi dei rifugiati non è una crisi Europea ma è una crisi per i rifugiati e per questo il lavoro messo in campo negli ultimi due anni è stato salvare vite umane. È un fenomeno globale e capire che siamo una parte di questo fenomeno molto difficile da gestire”.
Sono le parole dell’alto rappresentante per gli Esteri dell’Ue, Federica Mogherini, che ha partecipato, assieme al primo ministro maltese, Joseph Muscat, ai dialoghi europei che precedono la celebrazione per i 60 anni dei Trattati di Roma che diedero il via all’Ue.
“Fino a due anni e mezzo fa non era sul tavolo dell’Ue ma dei singoli Paesi – ha continuato Federica Mogherini – sono orgogliosa, invece, che oggi l’Unione europea c’è, anche in sostegno di Paesi come l’Italia, in prima linea nell’accoglienza. Siamo insieme nel Mediterraneo per salvare vita e arrestare i sospetti scafisti. L’Europa ha fatto molto nell’ultimo anno e mezzo creando una serie di partenariati con i Paesi interessati dal fenomeno e con un grande lavoro in Libia, insieme all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e all’Unhcr. È stata carente, invece, sulla solidarietà interna, sull’accoglienza e la gestione dell’asilo all’interno dell’Unione; è come se avessimo ancora problemi nella gestione dell’altro, quando arriva alle porte di casa. Ci sono Paesi come l’Italia, la Grecia o Malta che non hanno scelta, perché l’altro arriva. Credo quindi che sia indispensabile andare verso una vera politica europea dell’asilo”.