Atletica Milano, 21 ago. (askanews) – Yeman Crippa ha firmato una maestosa impresa e si è laureato Campione d’Europa dei 10000 metri. L’azzurro ha piazzato la micidiale rasoiata quando mancavano 300 metri, ha lasciato sul posto i francesi ed è andata a riprendere il fuggitivo norvegese Zerei Mezngi, riuscendo così a trionfare in maniera perentoria all’Olympiastadion di Monaco. Sigillo mostruoso per il trentino, alla prima grande apoteosi nell’atletica leggera che conta, dopo essersi messo al collo il bronzo sui 5000 metri pochi giorni fa. Yeman Crippa ha analizzato la propria prestazione ai microfoni della Rai: “Sono contento, doveva finire così questo Europeo. Finalmente posso dire che ho preso una medaglia d’oro come si deve, di valore assoluto. Sono contento della condotta di gara, quando la forma c’è si riescono a fare anche a queste cose. Forse ho guardato troppo il francese, poi ho visto che non ne aveva, il primo stava andando via e l’ho ripreso io. Mi dedico questa medaglia”. “Questa è la mia gara, più dei 5000 dove ero stato bronzo. Qui potevo giocarmela meglio, sono molto contento, per la mia famiglia, il mio allenatore, i miei fisioterapisti, senza dimenticarsi la mental coach e l’osteopata. Ho esultato come Marcell Jacobs per mostrare i muscoli, ma non ci sono (ride, n.d.r.). Non so cosa dire. Sono contento di finire la mia stagione così”. Yeman Crippa si è soffermato sulla tattica tenuta: “Non volevo tirare la seconda metà di gara, ho cercato uno strappo per staccare gente ma erano tutti lì, allora mi sono infilato dietro, anche perché sulla volata potevo dire la mia. Mi sono messo dietro per guardare gli altri. Sono davvero molto emozionato. La medaglia d’oro a livello assoluto non l’avevo mai vista, poi tutto lo stadio che urla per te Complimenti anche a Pietro Riva che ha fatto quinto, il mezzofondo ha fatto bene in questa trasferta”. Sui prossimi piani: “Adesso un po’ di relax, penso di fare i 5000 a Rovereto e poi a Feltre. Poi riposerò e preparerò la prossima stagione”.
Crippa trionfa nei 10mila: “La mia gara, la mia medaglia”
Esultanza alla Jacobs: "Ma non ho i muscoli"