Milano, 17 mag. (askanews) – L’astronauta italiano dell’Esa, Maurizio Cheli ha conquistato la vetta del monte Everest, la montagna più alta del mondo.
Dopo quasi un mese di acclimatamento e sfruttando una finestra di bel tempo, Cheli ha raggiunto la vetta dell’Everest, nella catena montuosa dell’Himalaya, assieme alla guida alpina François Cazzanelli alle ore 2 circa del mattino ora italiana (05.45 ora nepalese) del 17 maggio 2018. Tutti i membri della spedizione stanno bene e hanno iniziato la discesa verso il campo base.
Solo pochi giorni fa, sabato 12 maggio, dall’evento di volo dedicato ai disabili “Cielo senza barriere” di Cremona, a Cheli era arrivato l’in bocca al lupo dell’alpinista italiano Simone Moro e della collega astronauta Samantha Cristoforetti.
La “Maurizio Cheli Everest Expedition 2018” era partita dall’aeroporto di Milano-Malpensa lo scorso 10 aprile e il 17 maggio è arrivata al momento aspettato da tutti: il raggiungimento di quota 8.848 metri.
Maurizio Cheli, modenese di Zocca, 59 anni, già pilota sperimentatrore dell’Aeronautica Militare, nel 1996 è stato il secondo astronauta italiano e il primo Mission specialist (membro dell’equipaggio di condotta della navetta) europeo, nell’ambito della missione Nasa Sts-75 con lo Space Shuttle Columbia, per la quale è rimasto nello Spazio 15 giorni, 17 ore e 41 minuti. Successivamente è stato pilota collaudatore del caccia europeo Eurofighter “Typhoon” per conto di Alenia Aeronautica, per poi diventare divulgatore e imprenditore nel settore aeronautico con la costruzione di velivoli ultraleggeri.
La passione per la montagna è recente anche se l’idea di scalare l’Everest gli era balenata in mente proprio durante la sua missione spaziale, guardando il monte dall’oblò dello Space Shuttle. Una sfida vinta che oggi si aggiunge al suo ricco palmares di successi.