Roma, 2 nov. (askanews) – “Il bando della Rigenerazione Urbana, discusso e criticato da tutti, Uncem in primis, deve essere annullato, riscritto, con un provvedimento del Governo e del Parlamento. Quei 300milioni di euro di risorse della legge di bilancio 2022 devono essere incrementate nella finanziaria 2023. Ma soprattutto occorre evitare che usando l’Indice di vulnerabilità sociale e materiale per classificare i progetti si aumentino le sperequazioni nel Paese e le contrapposizioni tra aree, come tra nord e sud. È una questione evidente, contrapporre e dividere non risolve i problemi. I progetti, qualsiasi progetto deve essere valutato nel merito e non con un indice o guardando ai bilanci dei Comuni. Aumentare le risorse vuol dire investire sul Paese, e sui Comuni che questa rigenerazione la fanno insieme. Smettiamola con i singoli campanili chiamati a partecipare a bandi che di fatto li mettono uno contro l’altro, tutti contro tutti. Lavorare insieme tra Comuni supera sperequazioni. Non piace a chi è un fautore dei campanilismi, di fatto anacronistici anche in funzione di PNRR e altri finanziamenti. Certo lavorare insieme è più difficile, richiede stima reciproca, confronto, dialogo. Robe che la politica, anche locale, sembra aver dimenticato. La Rigenerazione urbana insegna che mettere in scontro duemila Comuni fa solo danni e quei progetti finanziati non servono né ai paesi né al Paese”. Lo afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.
Uncem: governo annulli il bando sulla rigenerazione urbana
"Riscriva misura per piccoli comuni e aumenti risorse"