Roma, 26 set. (askanews) – “Dobbiamo incrociare le dita, non siamo fuori dalla pandemia” nonostante “alcune sparute espressioni di negazionismo. Siamo in condizioni difficili ma se riusciremo a rispettare le regole, a gestirla con la prudenza necessaria, ne usciremo quanto prima. Ci può essere una ripresa della vita sociale ed economica con poche regole”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al festival dell’economia di Trento.
“Ho escluso pubblicamente un nuovo lockdown, siamo in condizioni diverse dai primi dell’anno, quando la pandemia è esplosa non avevamo le attrezzature, non eravamo in condizioni da un giorno all’altro di rafforzare il Ssn. Per tutta l’estate abbiamo lavorato per rinforzarlo. Nessun altro paese ha un sistema di monitoraggio della curva sofisticato come il nostro”, ha aggiunto.
“Siamo nelle condizioni, con tutti i flussi informativi da vari punti della penisola, di capire se c’è una situazione di stress del sistema sanitario nazionale. Tutti questi elementi mi inducono a dire che un lockdown come l’abbiamo vissuto non ci sarà. Se ci fossero focolai possiamo intervenire in modo territorialmente circoscritto”, ha sottolineato.
“Mi sento di dire agli italiani – ha esortato Conte – riprendiamo la vita sociale ed economica con fiducia e responsabilità. È chiaro che se gli italiani dovessero smettere il rispetto di quelle minime regole – distanziamento, mascherina quando siamo vicini e lavarsi spesso le mani – i numeri potrebbero salire e la situazione diffusiva di contagio potrebbe diventare incontrollabile. Ma se continuiamo così sono fiducioso. Mi riesce difficile pensare che gli italiani smettano di rispettare le regole, sono stati molto responsabili”.