“Rischiamo di non poter aprire i confini tra le Regioni” (Boccia)

"Che senso ha bruciare tutto per una notte da movida?"

MAG 25, 2020 -

Roma, 25 mag. (askanews) – “Non siamo sorpresi per quel è accaduto in questo fine settimana.Ma se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani. A fine settimana il Consiglio dei ministri farà le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo “sblocco” della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve”.Lo spiega il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in un’intervista alla “Stampa”.

“In qualche modo era prevedibile che dopo due mesi di Paese chiuso, la gente uscisse e si mettesse, non solo metaforicamente, a correre. Basta guardare in questi giorni i bambini, io penso a mia figlia, che corrono all’ impazzata, senza una meta, con una gran voglia di libertà, ad abbracciare la natura e si spera presto anche gli amici. Cosa ben diversa sono gli assembramenti di alcune movide” aggiunge Boccia.

“Tra l’ altro coloro che trasgrediscono le regole di convivenza, tradiscono i sacrifici che loro stessi hanno fatto. Per non parlare degli operatori sanitari, o degli italiani che non ci sono più. Che senso ha bruciare tutto per una notte da movida? Sinora abbiamo usato il metodo del buon padre di famiglia, un po di bastone e un po di carota: ha funzionato. Ma attenti ad un eccessivo allarmismo: siamo parlando di una minoranza” conclude.

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