Roma, 5 nov. (askanews) – Dopo i ripetuti scambi polemici con i due vicepremier italiani, il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici chiarisce che reputa l’Italia “una grade democrazia” dove vengono pienamente rispettati i principi liberali e che per parte sua “rispetta pienamente” Matteo Salvini e Luigi Di Maio nelle loro funzioni.
Il tutto, rispondendo ad una domanda nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, dopo alcune ricostruzioni di stampa secondo cui questa mattina in una intervista radiofonica Moscovici avrebbe detto che l’Italia era “illiberale”. All’Eurocommissario è stato anche chiesto se ritenesse opportuno questo continuo battibecco con i due vicepremier.
“Leggo qua e là nella stampa italiana di non so quale mio piano di carriera. Ma avrete forse notato – ha rimarcato Moscovici – che in merito al mio futuro ho annunciato che non sarò candidato dalle prossime elezioni europee. Quindi non sto per nulla, per nulla facendo alcun piano nel dibattito sull’Italia. Semplicemente non potete impedire che un commissario europeo sia anche un uomo politico. E in fondo cerco di fare un distinguo tra l’emisferio sinistro e l’emisfero desto del mio cervello, senza che questo sia per forza in relazione con destra e sinistra”.
“Nell’emisfero sinistro sono un cittadino che da tanto tempo è impegnato politicamente e che morirà con le stesse convinzioni – ha rivendicato l’esponente socialista – e che combatterà sempre l’estrema destra. Da questo punto di vista, qualunque posizione può richiamare da parte mia un commento in quanto cittadino. E non ho l’impressione che sia sempre la Commissione ad aggredire il governo italiano, anzi penso che siamo ampiamente in credito, semmai è nell’altro senso che spesso vanno le cose”.
“Ma poi ho un emisfero destro e vi possono assicurare – ha detto ancora Moscovici – che sul tema agisco con molto sangue freddo, con una obiettività totale e con una enorme amicizia verso il popolo italiano e rispetto assoluto per il governo. Ed è esattamente questo di cui parlavo stamattina (alla radio-ndr) del fatto che potevo parlare di democrazia illiberale per Ungheria o Polonia, perché ci sono delle procedure, ma che non posso parlare così dell’Italia, che resta una grande democrazia dove, fino a prova contraria, la democrazia liberale è pienamente rispettata, incluso il principio di contraddittorio. Quindi che Salvini e Di Maio siano vicepremier sono scelte degli italiani e io li rispetto pianamente nelle loro funzioni”.
Il ministro dell’Economia “Giovanni Tria sa quanto cerco di restare obiettivo e di fare inn modo che dialogo non resti parola vana”, ha concluso.