Roma, 29 ott. (askanews) – Matteo Salvini è uno dei leader “anti europei” che si oppongono alla democrazia liberale e contro cui “i democratici” in Europa devono “rimboccarsi le maniche e combattere”. Lo ha affermato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, durante una intervista sull’emittente del Senato francese.
In vista delle future elezioni europee, secondo Moscovici ci saranno due “fratture” (ha usato il termine clivages) su cui la politica si dovrà confrontare. “La prima frattura è quella tra i pro europei e gli anti europei, quelli che sono a favore della democrazia liberale e quelli che sono contro: da questo punto di vista il signor Orban – ha detto Moscovici .- il signor Kaczynski, la signora Le Pen e il signor Salvini sono quelli da combattere”.
Una seconda “frattura”, secondo l’esponente della Commissione, è rappresentanta dall’essere “progressisti, e proporre politiche di progresso, e invece essere conservatori”.
Moscovici ha anche commentato i risultati delle presidenziali in Brasile, con la vittoria di Jair Bolsonaro: “un populista di estrema destra con dietro l’ombra dei militari”, secondo Moscovici. “Purtroppo è una tendenza mondiale che vede le democrazie dette liberali arretrare ovunque nel mondo, in Europa ma non solo, guardate Cina, Usa, Brasile e in Europa Polonia, Ungheria e l’Italia”.
“E’ un fenomeno legato forse a una fatica della democrazia su cui forse i democratici dovrebbero riflettere e passare al contrattacco. Bisognerebbe davvero rimboccarsi le maniche e mettere mano alle disuguaglianze”, che secondo l’Eurocommissario sono la leva sfruttata dai populisti. Le disuguaglianze “fanno male perché spingono il popolo a scelte pericolose, perché una volta che prendono il potere (i populisti-ndr) hanno molta difficoltà a restituirlo”, ha detto.