Roma, 27 ott. (askanews) – Mentre cresce l’allarme per le banche italiane a causa dello spread, i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono divisi sul da farsi in caso di una crisi. Ieri, infatti, il leader della Lega e ministro dell’Interno aveva rassicurato: “Abbiamo parlato della situazione economica e delle banche. Nessuna banca salterà. Se qualcuno pensa di speculare sulla pelle dei risparmiatori e degli italiani, sappia che c’è un governo e c’è un Paese pronto a difendere le sue imprese, le sue banche e la sua economia”. Su una posizione opposta Di Maio, capo politico del M5S, il quale ha dichiarato oggi: “Io sono vicino alle banche ma non ci metto un euro degli italiani”.
Anche il viceministro dell’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, come Salvini ha detto che se sarà necessario le banche saranno aiutate: “Il paese è solido ma se dovesse servire aiuteremo le nostre banche” ha detto in un’intervista al quotidiano la Repubblica. “Le banche sono parte del sistema e finanziano le famiglie e soprattutto le imprese, ove mai ci fosse una necessità bisogna intervenire in maniera rapida, veloce ed efficace, ma speriamo non ce ne sia il bisogno”.
Secondo l’esponente della Lega “è evidente che c’è un problema per le banche data la situazione internazionale, e monitoriamo quello che sta succedendo. Ma non è la fotografia giusta del paese, che è solido e sconta una situazione internazionale difficile”.
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