Milano, 6 apr. (askanews) – Platea affollata per l’evento in Confcommercio Milano con l’intervista del presidente Carlo Sangalli al sindaco Giuseppe Sala sulle priorità e le sfide future per la metropoli: dalle periferie, all’attrattività, al digitale e l’innovazione, ai giovani. Spunto per l’iniziativa – patrocinata dalla Camera di Commercio Monza Brianza Lodi – il libro del Sindaco “Milano e il Secolo delle Città”.
Fra gli obiettivi della giunta Sala, il rilancio delle periferie con importanti investimenti per la riqualificazione dell’edilizia popolare. Importante anche il ruolo del commercio, con i negozi di vicinato che rendono i quartieri più vivibili e i sicuri. “Il rilancio delle periferie – ha dichiarato Sangalli – è forse la sfida più importante e difficile di Milano. Per affrontarla è necessario mettere insieme vari elementi come sicurezza, imprese, decoro urbano, eventi e infrastrutture. Per questo abbiamo proposto al sindaco la necessità di concentrare gli sforzi su un ‘quartiere test’ per rendere visibili i miglioramenti e realizzare un modello di riferimento utile per tutto il territorio”.
Proposta raccolta da Sala che ha indicato il quartiere Niguarda come “un buon esempio per un’operazione del genere perché lì l’associazionismo funziona particolarmente bene”. Comunque ha spiegato Sala “ad ogni quartiere, occorre la sua medicina”. Ad esempio in Giambellino l’obiettivo è il “recupero dell’edilizia residenziale, con 100 milioni di investimenti previsti”. E sempre sull’edilizia popolare entro settimana prossima “sarà attivato il contatore di quanti appartamenti consegniamo e recuperiamo. L’obiettivo è riconsegnare 3mila appartamenti di edilizia popolare entro la fine del mandato”.
Altro tema caro a Sala è quello dell’ambiente e della lotta all’inquinamento. “Primo punto – ha dichiarato Sala – è il trasporto pubblico. Atm investirà 2 miliardi di euro in 7 anni per passare completamente a mezzi elettrici. Nel 2018 ne entreranno in funzione 25, in 10 anni saranno 1.200”. E poi ancora i lavori di prolungamento della metro fino a Monza: “Milano fa la sua parte, ma ci vuole qualcuno che accetti le nostre sfide. Vogliamo essere i primi in Italia a collegare due città, Monza e Milano, con la metro, ma il governo, qualunque esso sia, deve finanziare al 60/70%”.
Parallelamente bisogna lavorare su un utilizzo più corretto delle auto. “Siamo a 51 macchine per ogni 100 abitanti. Le città modello cui ci ispiriamo sono a 40, dobbiamo arrivarci nell’arco di 10/12 anni”. In inverno, invece, l’inquinamento dipende molto dal riscaldamento: “abbiamo finanziato piano di sostituzione caldaie, ma anche l’industria deve fare la propria parte”, ha dichiarato Sala. (segue)