Roma, 24 nov. (askanews) – Disteso su un letto singolo, con una mascherina per dormire sugli occhi: così va in scena Beppe Grillo a Roma con il suo spettacolo ‘Insomnia’ nella prima delle due serate previste nella capitale. Platea e galleria sono gremite, il teatro è molto piccolo, è il Flaiano, riaperto per l’occasione. Le strade intorno deserte – c’è il divieto di sosta dalla mezzanotte di giovedì 23 – e blindatissime dalla polizia che lascia passare solo i possessori del biglietto. Una decisione, molto criticata dai residenti, che lo stesso Grillo considera un po esagerata: “Hanno blindato il Lazio perché 100 persone venissero in questo teatro”, scherza dal palco.
“Io non dormo”, esordisce. L’insonnia porta solitudine: “Sono solo con me stesso e mi sto sui coglioni. L’insonnia cercavo di combatterla, ora me la coltivo perché se non dormo non morirò mai nel sonno, è bellissimo. Mi aggiro nelle città come una puttana si aggira in una città senza marciapiedi, non mi sopporta nessuno, ho fatto ridere milioni di persone, ho fatto il comico, mi amano milioni di persone ma sono da solo”. Il comico genovese ripercorre tutta la sua carriera, dal cabaret alla Rai all’impegno politico: “Io riempivo i palazzetti da 10mila persone, ora i teatri da 100. È chiaro che non guadagno un cazzo. Ho detto ai miei figli ‘ora abbassate il tenore di vita’. E loro che non mi hanno mai chiesto un cazzo, da quando gli ho detto così mi chiamano, si informano. Mi hanno chiamato dieci minuti fa chiedendomi ‘è pieno il teatro?'”.
Accanto a lui sul palcoscenico, seduti, una ventina di spettatori che hanno acquistato il melatonina package, un biglietto speciale del costo di 100 euro che oltre alla posizione privilegiatissima durante lo spettacolo dà diritto a un aperitivo con l’artista prima dell’inizio dello show. In platea diversi parlamentari M5s: dalla candidata governatrice del Lazio Roberta Lombardi ai senatori Vito Crimi, Nicola Morra, Gianni Girotto e Sergio Endrizzi, ai deputati Paola Carinelli e Alessandro Di Battista con la compagna Sarha: “Ohi Dibba – gli dice Grillo nel bel mezzo dello spettacolo – hai fatto un gesto…maledetto”. E poco dopo: “A me arrivano tutte le cause. Te te ne sei andato via…merda”. Grillo racconta poi gli incontri che gli hanno cambiato la vita: quello con Muhammad Yunus, economista bengalese inventore del microcredito. Ma soprattutto l’incontro che definisce “poetico” con Gianroberto Casaleggio, con cui ha fondato il Movimento 5 stelle. Di M5s dice che “siamo rimasti l’unico partito mentre i partiti politici si frammentano in movimenti”. E della sua leadership parla così: “Non so che fine farò, io ancora sto evolvendo con la mia testa. Mi sono ritrovato a capo di una specie di movimento, un arca di Noè, tutti disadattati, un’arca che imbarcava tutti: attivisti e non, dissidenti e non. Questo movimento cominciava a prendere forma e io mi sono trovato lì a essere un leader. È che io scherzavo ma ti prendono sul serio e ora mi trovo che non posso dire non è vero un cazzo”.
Tra gli avversari politici cita solo il segretario del Pd, Matteo Renzi, lo definisce un “trufolo”: “Non è sincero neanche quando sale una scala, lo fa con dei trucchi ma il trufolo è l’essenza, è uno spot, è la pubblicità. Renzi ti vende un mondo, lui mente in una maniera esistenziale. Ci mette cifre meravigliose, fa delle cose strepitose, le cifre servono a imbastire la balla e renderla più attraente perché le percentuali non vogliono dire un cazzo”. Venti minuti del suo spettacolo li concede al suo amico neurologo Mauro Sarà che parla di intelligenza artificiale partendo dal quesito: se il web prendesse coscienza noi ce ne accorgeremmo?
Lo show si conclude con un ricordo degli ultimi istanti di vita di Dario Fo. Grillo racconta come sul letto di morte gli strappò l’ultimo sorriso: “Gli chiesi ‘se muori ora quanto vale quel tuo quadro che mi hai regalato?'”. La serata termina con un lancio in platea di decine di confezioni di melatonina.