A Bergamo si sperimenta monitoraggio coperture amianto con drone

Per verificare stato di degrado degli uffici pubblici

GIU 22, 2017 -

Milano, 22 giu. (askanews) – A Bergamo è partita la sperimentazione con l’uso del drone per verificare lo stato di degrado delle coperture in eternit degli edifici pubblici senza mettere a rischio l’incolumità dei tecnici. L’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, ha partecipato al sopralluogo con il direttore tecnico scientifico di Arpa Lombardia, Giuseppe Sgorbati e l’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Leyla Ciagà.

“Questo è il primo passo della convenzione che è stata stipulata fra Regione Lombardia, Arpa Lombardia, Ats di Bergamo e Comune di Bergamo – ha detto l’assessore regionale – per l’attività sperimentale di monitoraggio dello stato delle coperture in amianto. Siamo i primi in Italia che utilizzano i droni, insieme a tecnologie particolarmente innovative, per monitorare nel dettaglio le coperture di amianto. Fino a oggi, infatti, queste operazioni erano fatte da tecnici con tutti i rischi connessi, anche legati all’altezza dei tetti”.

Durante la giornata sono state esaminati i tetti dell’ex Palaghiaccio in prossimità del Parco della Malpensata, una parte del tetto del cimitero in Via Carlo Serassi e il magazzino comunale, sempre in via Carlo Serassi. “Il nostro obiettivo – ricorda l’assessore Terzi – è tenere monitorato il territorio. Non tutte le coperture in amianto sono pericolose, bisogna tenere controllato lo stato e l’eventuale usura del manufatto. Con l’utilizzo di questi droni, particolarmente sofisticati, si potrà verificare lo stato di conservazione e decidere di programmare gli interventi secondo il grado di priorità”.

“Anche a causa della scarsità di risorse economiche – ha detto Claudia Terzi – è necessario pianificare una programmazione d’intervento. Abbiamo avviato un metodo sperimentale concreto e innovativo per tutelare la salute dei nostri cittadini, in particolare di quelli che vivono vicino a questi immobili. L’obiettivo futuro e’ quello di poter intervenire, un giorno, anche su quelli privati. Non in maniera vessatoria ma per poter tutelare, al meglio, la salute dei cittadini”.