Bruxelles, 24 dic. (askanews) – L’accordo fra l’Ue e il Regno Unito sulle loro relazioni future dopo la Brexit è stato annunciato giovedì pomeriggio dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante una videoconferenza stampa nel pomeriggio da Bruxelles insieme al capo negoziatore per l’Ue Michel Barnier.
“L’orologio (dei negoziati, ndr) si è fermato. Oggi è un giorno di sollievo: l’accordo consente di evitare un’uscita senza accordo del Regno Unito dal mercato unico e dall’unione doganale Ue”; lo ha detto il negoziatore per l’Ue Michel Barnier, commentando l’accordo raggiunto oggi fra l’Ue e il Regno Unito sulle loro relazioni future dopo la Brexit, durante una videoconferenza stampa insieme alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Ma è anche un giorno “triste”, ha aggiunto Barnier, “se paragoniamo quello che c’era prima con quello che ci sarà in futuro. Il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Ue e il mercato unico, di rinunciare ai diritti e ai vantaggi di uno Stato membro dell’Ue. E l’accordo non replica questi vantaggi. Ci saranno dunque, malgrado questo accordo, dei veri cambiamenti, a partire dal primo gennaio, per molti cittadini e molte imprese. E’ la conseguenza della Brexit”.
“Siamo giunti alla fine di un periodo di quattro anni molto intenso, in particolare negli ultimi nove mesi, durante i quali abbiamo negoziato il ritiro ordinato del Regno Unito dall’Ue e un partenariato nuovo di zecca, che è stato finalmente accettato oggi. La tutela dei nostri interessi è stata al centro di questi negoziati e sono lieto che ci siamo riusciti. Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio Ue dire la loro su questo accordo”, ha sottolineato ancora Barnier.
L’accordo commerciale e di cooperazione raggiunto fra Ue e Regno Unito si compone di diversi pilastri principali. Innanzitutto un accordo di libero scambio (un nuovo partenariato economico e sociale) che copre non solo il commercio di beni e servizi, ma anche un’ampia gamma di altri settori di interesse dell’Ue, quali investimenti, concorrenza, aiuti di Stato, trasparenza fiscale, trasporto aereo e stradale, energia e sostenibilità, pesca, protezione dei dati, e coordinamento della sicurezza sociale.
L’accordo prevede zero dazi e zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origine appropriate. Entrambe le parti si sono impegnate a garantire una solida parità di condizioni mantenendo elevati livelli di protezione in settori quali la protezione ambientale, la lotta ai cambiamenti climatici e la fissazione del prezzo della CO2, i diritti sociali e del lavoro, la trasparenza fiscale e gli aiuti di Stato, con un’applicazione nazionale efficace, un meccanismo vincolante per la risoluzione delle controversie e la possibilità per entrambe le parti di adottare misure correttive in caso di violazione.
In secondo luogo, L’Ue e il Regno Unito hanno concordato un nuovo quadro per la gestione congiunta degli stock ittici nelle acque europee e britanniche, secondo cui per cinque anni e mezzo la situazione continuerà a essere come oggi, ma con quote di pesca per i pescatori europei in acque britanniche ridotte del 25%.
Successivamente, le quote andranno rinegoziate ogni anno.
Per quanto riguarda i trasporti, l’accordo prevede una connettività aerea, stradale, ferroviaria e marittima continua e sostenibile, sebbene l’accesso al mercato sia inferiore a quello che offre il mercato unico. Comprende disposizioni per garantire che la concorrenza tra gli operatori dell’Ue e del Regno Unito si svolga in condizioni di parità, in modo che i diritti dei passeggeri, i diritti dei lavoratori e la sicurezza dei trasporti non siano compromessi.
Sull’energia, l’accordo prevede un nuovo modello di scambio e interconnettività, con garanzie per una concorrenza aperta e leale, anche sugli standard di sicurezza per l’offshore e la produzione di energia rinnovabile.
Sul coordinamento della sicurezza sociale, l’accordo mira a garantire una serie di diritti dei cittadini dell’Ue e dei cittadini del Regno Unito. Ciò riguarda i cittadini europei che lavorano, viaggiano o si trasferiscono nel Regno Unito e ai cittadini britannici che lavorano, viaggiano o si trasferiscono nell’Ue dopo il primo gennaio 2021.
Infine, l’accordo consente la partecipazione continua del Regno Unito a una serie di programmi faro dell’UE per il periodo 2021-2027 (soggetto a un contributo finanziario del Regno Unito al bilancio dell’UE), come Orizzonte Europa.
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