Roma, 20 apr. (askanews) – Violenti scontri hanno avuto luogo ieri sera tra le forze dell’ordine e gli abitanti di Niamey che si oppongono al coprifuoco e al divieto di preghiera collettiva in Niger, misure imposte per contrastare la diffusione del coronavirus.
I primi incidenti si sono verificati poco dopo le 20 locali, le 21 in Italia, a Lazaret, quartiere popolare della capitale del Niger, dove le forze dell’ordine sono intervenute per disperdere la folla, utilizzando lacrimogeni.
Gli abitanti del quartiere stavano organizzando una preghiera collettiva in una moschea, hanno riferito alcuni testimoni citati dall’Afp. Ma l’intervento delle forze dell’ordine ha innescato una rivolta, al grido “la lotta continua” e “non arretrate!”.
I manifestanti, per la maggior parte di giovane età, hanno dato fuoco a pneumatici ed eretto barricate con grandi sassi.
Simili manifestazioni violente si sono verificate anche in altre aree della capitale e sono proseguite fino a tarda notte, secondo alcuni abitanti del posto che hanno pubblicato alcune immagini sui social network.
Il Niger, uno degli Stati più poveri al mondo, ha registrato 648 casi di coronavirus e 20 decessi dal 19 marzo.