Roma, 20 mar. (askanews) – L’Ambasciata d’Italia a Praga si è mossa oggi nei confronti delle autorità ceche sulla misteriosa vicenda del sequestro – avvenuto in Boemia del nord nei giorni scorsi – di un carico di aiuti umanitari destinato con ogni evidenza dalla Cina all’Italia, che stava per finire al mercato nero.
Da alcune immagini della operazione di polizia, trasmesse dalle Tv ceca, appare infatti inequivocabilmente che il materiale era contenuto in pacchi recanti la bandiera cinese e il tricolore italiano, con la scritta “Siamo con voi – Forza Italia” in entrambe le lingue.
E’ stato quest’ultimo particolare a indurre oggi la Rappresentanza diplomatica italiana, guidata dall’ambasciatore Francesco Saverio Nisio, a interessare dell’accaduto le autorità ceche, in particolare l’ufficio del governo, il ministero degli Esteri e il ministero dell’Interno, con ogni evidenza per avere una spiegazione.
A rendere strana la vicenda – e persino imbarazzante dal punto di vista diplomatico – è che il carico – sembra si tratti di 28 mila respiratori, 680 mila mascherine facciali e altri indumenti di protezione – dopo il sequestro sia finito per metà nella disponibilità del governo centrale di Praga e per il resto sia all’amministrazione regionale del nord Boemia, senza che le autorità italiane ne sapessero nulla. Il particolare della ripartizione del materiale destinato all’Italia è stato il governatore regionale della Boemia del nord Oldrich Bubenicek, parlando in Tv della operazione di sequestro.
Le autorità ceche poco fa hanno confermato che si trattava di materiale umanitario proveniente dalla Cina e diretto in Italia, poi rubato. Il mittente del materiale, di cui non è stata ancora precisata l’identità, contattato nel corso dell’indagine della polizia ceca, avrebbe comunicato la decisione “di lasciare per ragioni logistiche il materiale sequestrato nella disponibilità delle autorità ceche e che avrebbe provveduto ad una nuova spedizione per l’Italia”. Questa la spiegazione fornita sinora dal governo ceco, ma è chiaro che una serie di aspetti sono ancora in attesa ancora di essere chiariti. Certamente anche per questo motivo, l’Ambasciata italiana ha fatto sapere, detto in termini molto diplomatici, “di attendersi una dichiarazione pubblica delle autorità ceche ad evitare possibili malintesi e reazioni negative”.