Roma, 18 mar. (askanews) – Il coronavirus protagonista della pandemia in corso resta attivo per ore in aerosol nell’aria e per giorni su alcune superfici, secondo uno studio del National Institute of Allergy and Infectious diseases americano, che ha cercato di ricostruire come il virus sparso da una persona infetta si depositi sugli oggetti di casa attraverso la tosse o le mani.
Secondo lo studio pubblicato ieri su New England Journal of Medicine il virus disperso nell’aria attraverso starnuti e colpi di tosse resta attivo per tre ore. Sulla plastica o l’acciaio inox il coronavirus è ancora rilevabile tre giorni dopo la contaminazione. Sul cartone il virus è diventato inattivo dopo 24 ore, sul rame dopo quattro ore. In termini di emivita, cioè quanto ci vuole per dimezzare la presenza dell’agente patogeno in un mezzo, il virus perde metà della sua funzionalità dopo 66 minuti nell’aria, dopo 5 ore e 38 minuti sull’acciaio e dopo 6 ore e 49 minuti sulla plastica.