Roma, 25 feb. (askanews) – L’Etiopia punta a completare la privatizzazione del settore delle telecomunicazioni entro la fine dell’anno, per poi procedere alla vendita delle partecipazioni delle aziende statali di energia, navigazione e zucchero. “Il mio modello economico è il capitalismo”, ha spiegato al Financial Times il premier Abiy Ahmed, segnando così una netta rottura con i precedenti governi di Addis Abeba che portavano avanti politiche di controllo sui “comandi” dell’economia, reinvestendo i profitti in infrastrutture, sanità e istruzione.
L’Etiopia ha anche intenzione di lanciare una Borsa nel 2020, ha aggiunto il premier, promotore dal suo arrivo al potere, nell’aprile dello scorso anno, della liberalizzazione economica del paese dell’Africa orientale che conta oggi 105 milioni di abitanti.
Secondo fonti sentite dal Ft, il governo di Addis Abeba punta a vendere il 49% di Ethio Telecom, la più grande azienda di telecomunicazioni in Africa in termini di clienti in un solo Paese, con oltre 60 milioni di abbonati. Per favorire la concorrenza, l’Etiopia potrebbe anche mettere sul mercato altre due società di telecomunicazioni, con Vodacom, Orange, MTN e altri che potrebbero farsi avanti, secondo quanto riferito da fonti bancarie al quotidiano della City.
Abiy ha detto che intende procedere con cautela nel processo di privatizzazione per scongiurare atti di corruzione: “Iniziamo con le telecomunicazioni, impariamo qualcosa, valutiamo con serietà e andiamo avanti”.