Cina chiede a suoi cittadini di stare attenti in Turchia

Dopo proteste di Ankara sul trattamento degli uiguri

FEB 13, 2019 -

Roma, 13 feb. (askanews) – La Cina ha avvertito oggi i suoi cittadini in Turchia di stare pù attenti, in un momento in cui le tensioni bilaterali sono in crescita dopo le forti critiche arrivate da Ankara per il trattamento della minoranza uigura, musulmana e turcofona, dello Xinjiang.

Circa un milione di uiguri sono tenuti in campi di detenzione extragiudiziale nella provincia occidentale della Cina, secondo l’accusa arrivata da una commisione di esperti dell’Onu.

Pechino ha ammesso di aver messo la gente in “centri educativi vocazionali”, per prevenire l’islamismo radicale.

La Turchia, che ha una propria consistente popolazione uigura, ha detto sabato che il trattamento della minoranza turcofona, che conta 10 milioni di persone in Xinjiang, “è un grande imbarazzo per l’umanità”. Ha anche chiesto alla comunità internazionale e all’Onu di “prendere iniziative efficaci per porre termine alla tragedia umana nel Xinjiang”.

L’ambasciata cinese in Turchia ha scritto sul suo sito internet: “Chiediamo ancora una volta ai cittadini cinesi in Turchia e ai turisti cinesi che vi si recano di essere più vigili e fare più attenzione alla loro personale sicurezza e alla sicurezza dei loro beni”.

(Fonte Afp)