L’omicidio Khashoggi divide i media arabi: pro e contro Riad

I principali giornali sono di proprietà o della famiglia reale saudita o del Qatar

OTT 24, 2018 -

Roma, 24 ott. (askanews) – Il caso del giornalista saudita Jamal Khashoggi ucciso nel consolato del suo Paese a Istanbul sta dividendo i media arabi in due fronti opposti: uno pro-saudita e l’altro decisamente contro, con una terza fascia di giornali ‘indipendenti’ che non si espongono e restano in silenzio in attesa degli sviluppi nel timore di rappresaglie del potente regno.

Del resto non poteva che essere così, dal momento che quasi tutti i principali media arabi sono o di proprietà della famiglia reale saudita, oppure dei loro rivali del Qatar, Paese in rotta di collisione con Riad. Da una rassegna dei siti online delle testate più diffuse arriva una puntuale conferma della spaccatura tra i due fronti. Ecco i principali titoli pubblicati ieri.

– FRONTE PRO-SAUDITA – AL SHARQ AL AWSAT: “I vantaggi dell’Iran dal caso Khashoggi”; “Un caso oppure una guerra” contro Riad?; “Toccare il risveglio saudita è un attacco a tutti noi”; “Arabia saudita presa di mira con il pretesto di Khashoggi”; “I media, l’arma più importante” hanno ingigantito il caso”; LA TV AL ARABIYA: “Piogge di Selfie con MBS al forum del Davos del deserto”; L’EGIZIANO AL AHRAM: I nemici di Riad “hanno vinto metà della battaglia grazie ai media”.

– FRONTE CONTRO RIAD – AL QUDS AL ARABI: “Consolati di morte e comunicati governativi di vergogna”; “Il potere del dollaro per comprare il silenzio di Trump”; AL JAZEERA: “Il volto più terrificante della morte: corpo di Khashoggi fatto a pezzi e avvolto nella bandiera con la scritta di Allah?”; “La morte di Khashoggi perseguita il principe ereditario” Mohammed bin Salman.

Fth