Mosca, 17 ott. (askanews) – Mosca, dopo la spaccatura con Costantinopoli, ha sete di dialogo. Il numero due della Chiesa ortodossa russa Hilarion è in Vaticano oggi e domani, e secondo fonti di Askanews non potrà non parlare di quello che lui stesso ha definito “lo scisma in Ucraina”. Ossia una crisi dirompente per l’ortodossia, sorta con l’autocefalia concessa dal patriarcato di Costantinopoli alla Chiesa ucraina, sinora considerata sotto Mosca. Una vera e propria voragine, spalancatasi con il Sinodo di Istanbul, dove il Patriarca Bartolomeo ha deciso per l’autocefalia della chiesa ucraina ossia completa indipendenza, dopo che per oltre mille anni è stata autonoma, ma all’interno del Patriarcato di Mosca.
La decisione ha provocato quello che da più parti è già stato definito uno scisma e che anche dal Vaticano viene seguito con attenzione. Tra un bizantinismo e l’altro: ieri sera in Macedonia, anche una parte della Chiesa ortodossa locale si è messa a chiedere l’autocefalia, negata dallo stesso Bartolomeo poiché in questo caso la chiesa dipende a suo dire dal Patriercato serbo. Mentre la dipendenza di Kiev dalla chiesa russa è stata negata dallo stesso Bartolomeo, non riconoscendo una “grida” del 17esimo secolo.
Una questione complessa – sullo sfondo di un cotè politico ucraino irrisolto dal 2014 – che non può ignorare Hilarion con la sua partecipazione al Sinodo dei Giovani, iniziato il 3 ottobre e che vede presente il metropolita, nonchè presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca, il 17 e 18. In contemporanea con altri due vescovi di Costantinopoli, benchè ormai la spaccatura con Mosca sia profonda e Mosca non riconosca le gerarchie di Costantinopoli.
Hilarion non partecipa soltanto alla XV Assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi (3-28 ottobre) “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Ci sarà anche un risvolto musicale della visita del metropolita che è anche compositore e direttore d’orchestra: domani si esibirà infatti presso la basilica dei Santi XII Apostoli, in un concerto di musica sacra. Su invito.