Russia, datori lavoro riferiranno ogni tre mesi su prepensionabili

Governo cerca di contenere l'effetto della riforma delle pensioni

SET 28, 2018 -

Mosca, 28 set. (askanews) – I datori di lavoro in Russia dovranno dichiarare il numero e l’identità dei dipendenti in età di prepensionamento (5 anni o meno, prima di andare in pensione). Lo vuole una circolare ministeriale, pubblicata da Rossiskaja Gazeta oggi, dopo che ieri in terza e ultima lettura la Duma ha passato l’intera legge sull’innalzamento dell’età pensionabile.

Dal primo ottobre, i datori di lavoro che hanno dipendenti in età prepensionabile dovranno presentare una relazione trimestrale con lo scopo di controllare eventuali trattamenti ingiusti nei confronti di coloro a cui mancano cinque anni, o meno, alla pensione. Giorni fa è stata votata una legge con cui il licenziamento senza giusta causa di un lavoratore in età prepensionabile entra nel codice penale.

La riforma delle pensioni è invisa all’opinione pubblica russa e ha segnato un abbassamento significativo della popolarità di Vladimir Putin. Malgrado la forte avversione degli elettori, la riforma prevede un progressivo aumento dell’età in cui i russi andranno in pensione: a 60 anni per le donne, 65 gli uomini.