Beniamino Lazar racconta il Comites di Gerusalemme

SET 10, 2018 -

Roma, 7 set. (askanews) – Beniamino Lazar, presidente del Comites di Gerusalemme, ha risposto alle domande di askanews sulla storia della sua collettività.

Qual è la storia dell’emigrazione nella vostra circoscrizione? Come è cambiato negli anni il livello culturale e sociale degli emigrati nella vostra realtà?

La nostra e’ una Circoscizione un po’ particolare, la Circoscrizione di Gerusalemme. Sino ad alcuni anni fa facevamo parte della Circoscrizione di Israele, nelle ultime elezioni, vista la situazione geopolitica un po’ particolare della citta’, e’ stato creato il Comites Gerusalemme. Comprende gli italiani a Gerusalemme, nei territori della Giudea e Samaria e quei pochi nella striscia di Gaza. Siamo intorno a 3.500 connazionali

Una fotografia della situazione attuale: la circoscrizione è toccata dal fenomeno della nuova emigrazione? Quali sono le criticità e le urgenze che la vostra collettività sta affrontando?

Il numero dei connazionali italiani nella nostra circoscizione, cosi’ come in quella di Tel Aviv, e’ aumentato in questi ultimi anni. Sia per l’effetto di emigrazione di giovani e di famiglie dall’Italia, e sia per il fatto che molti qua riscoprono le loro origini italiane. Special modo italiani originari dall’Egitto, isola di Rodi.

Come ha lavorato il Comites nel corso della sua storia e quali sono i progetti e le novità in programma?

Abbiamo un contatto con parte della popolazione italiana. Una parte dei connazionali e’ molto attiva e mantiene rapporti continui e costanti con l’Italia,altri sono piu’ assenti. Programmi: continuare ad essere un supporto ed una voce alle esigenze e alle problematiche dei connazionali italiani.

Come giudicate il livello di collaborazione con le istituzioni italiane – ambasciate, consolati, Ice, istituti di cultura, etc – presenti nella vostra realtà?

Abbiamo buonissimi rapporti con il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme. Ambasciata, Istituto di Cultura, Ice sono fuori della nostra circoscrizione, e formalmente non abbiamo contatti. A livello personale abbiamo buonissimi contatti con l’Ambasciatore d’Italia a Tel Aviv e lo staff dell’Ambasciata.Da anni reclamiamo che anche nella importante citta’ di Gerusalemme venga creato un Istituto italiano di Cultura, cosi’ come vi e’ da anni a Tel Aviv e a Haifa. Esiste a Gerusalemme da oltre 60 anni la Dante Alighieri, e il Museo d’Arte ebraica italiana U. Nahon. Altri paesi , come la Francia, Spagna, Germania, Turchia, USA, Regno Unito, Grecia sono presenti con Istituti di Cultura. Stranamente l’Italia e’ assente. e Quali iniziative pensate siano più utili per la valorizzazione nella vostra realtà del made in Italy e della cultura italiana?

Secondo me il Consolato dovrebbe intensificare la presenza del Made in Italy e cercare di organizzare maggiori attivita’ culturali

Ritenete che l’istituzione Comites così come è concepita sia adeguata o abbia bisogna di una revisione legislativa?

Secondo noi dovrebbe essere cambiato e migliorato

Ritenete adeguata la normativa sul voto all’estero? In che termini potrebbe essere modificata e migliorata?

C’e’ molto da migliorare. Attualmente e’ uno spreco di tempo e di denaro. La percentuale di coloro che alla fine votano, e’ molto bassa. Molti dei connazionali italiani nella nostra circoscrizione, non hanno la piu’ pallida idea di cosa succede in Italia. Io avrei proposto che chi vuole votare si deve fare parte attiva, e richiedere al Consolato e/o Ambasciata il plico per votare. Ci sarebbe cosi’ un grosso risparmio di spese.

Quali sono le principali richieste/esigenze che la collettività da voi rappresentata ha da avanzare nei confronti dei parlamentari eletti all’estero e delle istituzioni italiane? Come valutate il lavoro svolto sinora?

Per noi, almeno negli ultimi anni i parlamentari eletti all’estero sono stati del tutto assenti, inesistenti. E’ vero siamo una piccola comunita’, ma cio’ non toglie che ci saremmo augurati maggiori contatti. Avrei richiesto da parte dei parlamentari eletti all’estero maggiori attivita’ e iniziative a favore dei connazionali, anche per quanto concerne risolvere problematiche annesse e connesse con la cittadinanza. Cosi’ come mi sarei augurato da parte dei parlamentari italiani eletti all’estero iniziative per rilanciare agevolazioni per favorire il turismo di ritorno delle collettivita’ italiane all’estero, cosi’ come lo era sino ad alcuni anni fa (sconti su viaggi Trenitalia, e altre agevolazioni). Come Comites avremmo voluto che il MAECI organizzasse ogni 3,4 anni degli incontri regionali con gli altri Comites, per poter aver scambi di idee, vedere come gli altri risolvono problematiche,