Roma, 19 giu. (askanews) – Il presidente della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa ha chiesto al parlamento ungherese di non adottare la cosiddetta legge “Stop Soros” prima della prevista pubblicazione di un parere della Commissione stessa, atteso per venerdì, o almeno a tener conto delle raccomandazioni della Commissione. Secondo alcune fonti il Parlamento ungherese sarebbe stato convocato domani per la votazione.
Il disegno di legge fa parte della campagna del premier Viktor Orban contro le politiche migratorie dell’Ue e contro George Soros, finanziere ebreo statunitense di origini ungheresi inviso al premier per aver finanziato cause liberali e accusato di favorire l’immigrazione islamica in Europa.
Il presidente della Commissione di Venezia, Gianni Buquicchio, ha incontrato ieri il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto a Strasburgo presso il Consiglio d’Europa per discutere le nuove disposizioni legislative “Stop Soros”.
Il governo di Orban ha anche proposto di modificare la costituzione per affermare che una “popolazione straniera” non possa “insediarsi in Ungheria”, respingendo così de facto le quote di redistribuzione Ue.
L’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, l’Unhcr, ha anche invitato l’Ungheria a ritirare il disegno di legge, sostenendo che priverebbe i rifugiati e i richiedenti asilo di servizi vitali e incoraggerebbe “gli atteggiamenti xenofobi”.
Il pacchetto legislativo, soprannominato “Stop Soros” dal governo, include fra l’altro la registrazione obbligatoria di alcune ong che “sostengono l’immigrazione illegale”. Già l’anno scorso il governo Orban ha introdotto una misura che impone la registrazione delle ong che ricevono denaro dall’estero, suscitando allarme nell’Unione europea e negli Stati Uniti.